C’è anche il sindaco di Salerno nella squadra del governo Letta. Il primo cittadino nella tarda serata è stato nominato vice ministro ai Trasporti ed alle Infrastrutture. L’incarico è arrivato quasi a sorpresa. Anche se Bersani, premier mancato, aveva fatto intendere che avrebbe lasciato a De Luca un posto di rilievo nel governo. La nomina di Letta coglie nel segno per le competenze che De Luca ha maturato negli anni ad amministrare la sua città indicata da molti come modello da seguire. Infrastrutture e trasporti, materie sulle quali il neo viceministro ha lavorato molto per trasformare e modernizzare Salerno. Da sempre, infatti, la sua attività amministrativa si è caratterizzata per il grande impulso dato alle opere pubbliche in generale, ai grandi progetti infrastrutturali, con critiche rivolte a destra e a sinistra nei confronti dei ministri che bloccavano il decollo dell’economia nazionale rallentando le grandi opere. E chi non ricorda i suoi interventi critici nei confronti della Regione Campania che poco ha fatto per far decollare la metropolitana di Salerno, tanto cara proprio a De Luca. E da oggi sarà proprio il sindaco ad avere un ruolo importante su queste materie ed è facile immaginare un’ accelerazione delle opere da completare. In fondo De Luca ha sempre considerato l’edilizia in generale, in tutte le sue complesse e varie sfaccettature, il volano dell’economia nazionale e territoriale. Il sindaco salernitano lavorerà al fianco del ministro pidiellino, ex democristiano, Lupi.
De Luca, appena ha ricevuto la notizia della nomina, ha scritto una breve nota nella quale, oltre a ringraziare il presidente Enrico Letta per la fiducia, sottolinea di assumere l’incarico con spirito di servizio per il Paese. Infrastrutture e Trasporti – ha continuato De Luca – sono due settori strategici e decisivi per il rilancio dello sviluppo economico e la crescita dell’occupazione in Italia. Svolgerò la mia attività perseguendo la massima collaborazione istituzionale con gli enti locali e regionali avendo a particolare riguardo l’area meridionale nella quale il gap infrastrutturale è particolarmente acuto. Confido che questa esperienza nazionale possa aver ricadute positive anche per risolvere in via definitiva alcune problematiche proprie del nostro territorio salernitano come quelle, ad esempio, collegate alla metropolitana ed all’aeroporto.
Nello Ferrigno