Rigettato dal Tribunale Amministrativo Regionale Campania, sezione di Salerno, l’ennesimo ricorso della Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo contro il Comune di Santa Marina. Nell’appello l’Ente chiedeva al Tribunale del Riesame l’annullamento della delibera n.23/2012, con cui il Comune procedeva al riconoscimento dei beni immobili appartenuti alla Comunità Montana. Con sentenza n.1544/2013, l’organo giudiziario ha stabilito che il ricorso è inammissibile, in quanto i beni in questione non possono essere considerati di proprietà della Comunità Montana. In particolare nella sentenza si legge: 2- L’odierno ricorso, in apparenza assume carattere impugnatorio della delibera, in realtà lo stesso mira a rivendicare la proprietà di determinati beni che, per effetto dello jus superveniens introdotto dalla Legge n° 14/2012, non appartengono alla Comunità Montana ma al Comune di Santa Marina, escluso dal nuovo ambito territoriale montano. Grazie alla sentenza del TAR, il Comune di Santa Marina ha arricchito il suo patrimoni circa 20 milioni di euro, provvedendo  alla trascrizione presso la Conservatoria di Stato di tutti i beni immobili un tempo appartenuti alla Comunità Montana, trasferendoli al proprio patrimonio immobiliare. “Ancora una volta l’Amministrazione Fortunato ha compiuto un passo importante verso il ripristino della legalità e la tutela del patrimonio comunale. – Ha dichiarato il Presidente del C.C. on. Giovanni Fortunato- Troppo spesso, la politica scellerata delle Amministrazioni precedenti, ha visto la cessione, fatta senza alcun criterio, di terre di inestimabile valore. Finalmente, questi terreni, ritornano in possesso del Comune e quindi del popolo di Santa Marina e dell’intero Golfo di Policastro. È inammissibile  che in tempi di crisi come questi – ha continuato l’on. Fortunato- la Comunità Montana seguiti a sperperare denaro  in ricorsi che sa di perdere, facendo sprecare  tempo prezioso  al Comune e ai Tribunali. Tutto questo succede  mentre gli operai da mesi aspettano di veder retribuito il proprio stipendio.  Mi riserverò di fare un’indagine presso la Corte dei Conti e alla Regione, con lo scopo di verificare eventuali responsabilità contabili, amministrative, civilie penali nei confronti  degli attuali amministratori della Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo”.  

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