Dai rilievi tecnici dei vigili del fuoco la prima conferma: è di natura dolosa il rogo che, nella notte tra mercoledì e giovedì ha distrutto il pub – paninoteca “Alba”, al civico 64 di via martiri d’Ungheria, a Scafati. Un incendio dalle dimensioni così significative da imporre diverse ore di lavoro ai caschi rossi di Nocera Inferiore, prima di riuscire a domarlo del tutto e a mettere in sicurezza l’area. Secondo la relazione tecnica depositata ai Carabinieri, le fiamme avrebbero tratto origine da una grossa quantità di benzina disseminata davanti all’ingresso del locale. Almeno 10 litri, contenuti in una tanica di plastica ritrovata a pochi metri dal luogo del rogo. La pressione delle fiamme avrebbe, poi, determinato l’esplosione di un compressore custodito all’interno del locale, tale da disarticolare la serranda, ritrovata sul lato opposto della strada. Nessun ferito, tra i residenti della zona, ma vetri in frantumi per le abitazioni del primo piano dello stabili al civico 64 e di un paio di auto parcheggiate lì davanti. Dunque fiamme di natura dolosa. Ma non è ancora chiara la matrice dell’attentato. Non sa escludere la pista che conduce a pressioni del racket delle estorsioni, ma i Carabinieri del reparto territoriale nocerino non tralasciano neppure quella legata a questioni private. Interrogati dai Carabinieri, i gestori della paninoteca hanno negato di aver ricevuto , nel recente passato, richieste di natura estorsiva. Per l’intera giornata di ieri controllate, frammento per frammento, le immagini catturate da due telecamere di video-sorveglianza, non poste a ridosso del pub, ma nelle immediate vicinanze. La speranza degli investigatori è di riuscire a cogliere elementi utili a capire cosa sia esattamente accaduto e se sia ipotizzabile l’intervento doloso.

Michela Giordano

 

 

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