Un’iniziativa parlamentare per l’autostrada Salerno-Pompei-Napoli – sia per lo stato aggiornato dei lavori di ammodernamento e messa in sicurezza del tracciato da parte della SAM  (Società concessionaria della Autostrada), sia per i pedaggi differenziati ed in  quanto tali collegati ai chilometri effettivamente percorsi – è stata sviluppata dal deputato del Pd Tino Iannuzzi.    Presentate, su queste tematiche, due distinte interrogazioni in Commissione Lavori Pubblici, alle quali ha risposto il Governo Monti con i Sottosegretari al Ministero delle Infrastrutture Massimo Vari (per i lavori) e Guido Improta (per i pedaggi).    Il quadro dei lavori, che riguardano la direttrice da San Giorgio a Cremano a Scafati ed Angri, è il seguente: Lotto 1 (km. 5-10) da San Giorgio in avanti ha una percentuale di esecuzione dell’ 80%, con conclusione prevista per il 31.12.2012 e costo finale di 136 milioni di euro; Lotto 2 (km. 10-12) con esecuzione al 90%, ultimazione entro il 30.9.2012 e costo di 31 milioni; Lotto 3 (km. 12-17) con esecuzione al  75%, conclusione prevista per il 30.11.2012 e costo di 105 milioni; Lotto 4 (km. 17-19) con esecuzione all’ 85%, ultimazione entro il 31.12.2012 e costo di 21 milioni; Lotto 5 (km.19-22) con esecuzione al 95%, conclusione entro il 30.6.2012 e costo di 58 milioni; infine i lotti di Ponticelli ed Angri hanno, rispettivamente, una esecuzione dell’80% e del 70%, con conclusione preventivata per il 30.9. ed il 30.6.2012, e costo di 18 e 23 milioni di euro.    "Sono evidenti i continui ed inaccettabili ritardi e rinvii che caratterizzano l’andamento di questi lavori, – dice Iannuzzi in una nota – con le scadenze indicate in precedenti risposte del Governo Berlusconi mai rispettate. Questa situazione, secondo il Governo, è dovuta alle frequenti richieste di modifiche ai progetti approvati, avanzate dai Comuni e relative alle reti viarie esterne; il ritardo nel rilascio delle autorizzazioni necessarie per lo svolgimento dei lavori; la mancata erogazione da parte della Regione Campania della quota ( 5 milioni di euro) di sua spettanza  per il completamento di questa importante e strategica infrastruttura. Ne deriva una situazione assolutamente ingiustificata e molto grave per le comunità interessate, visto che le opere sono iniziate da tanti e troppi anni, precisamente fin dal 2002 per il Lotto 5, dal 2003 per i Lotti 2 e 4, dal 2004 per il Lotto 1, dal 2006 per il Lotto 3".     Inoltre, prosegue Iannuzzi, "i costi inevitabilmente crescono: dagli iniziali 290 agli attuali 381 milioni di euro, cui, peraltro, debbono anche aggiungersi le spese per gli adeguamenti imposti da sopravvenute normative (per ‘espropri’, e per ‘vie di fuga per emergenza Vesuvio’) e ‘per lo smaltimento rifiuti’ rinvenuti nelle aree interessate dai lavori. Occorre porre fine a questo circuito perverso, nel quale i ritardi causano incrementi dei costi e rinvii infiniti per la conclusione finale del progetto".     Secondo Iannuzzi, quindi, "Si impone un impegno forte del Governo e dell’ANAS per eliminare tutti gli ostacoli amministrativi e tecnici e per risolvere una volta per tutte le questioni burocratiche che impediscono la chiusura definitiva dei cantieri e l’utilizzo dell’arteria da parte dei cittadini. Solo così potranno essere evitati nuovi ed incredibili rinvii, tanto più che il prossimo 31 dicembre 2012 verrà a scadenza la concessione della SAM sulla Autostrada Salerno- Napoli: la concessionaria, quindi, deve assicurare per quella data, senza ulteriori rinvii, la conclusione di tutte le opere".    Per quanto riguarda, poi, i pedaggi, spiega ancora Iannuzzi, "é stato ricostruito il volume di introiti realizzato dalla SAM,  nel 2011 e con la introduzione della tariffa differenziata a partire dall’1 gennaio 2011 rispetto al 2010, quando vigeva invece il meccanismo del pedaggio unico ed indifferenziato a prescindere dai tratti in concreto percorsi.  Nel corso del 2011 la SAM ha incassato ben 2.234.313 euro in più rispetto al 2010. Si è puntualmente verificata la situazione di maggiori incassi per la SAM, già prevista e segnalata dall’ on.Iannuzzi, che ha determinato una violazione della convenzione ANAS e SAM, che esige lo stesso volume di incassi per la SAM nel 2011 rispetto al 2010, in base al principio del c.d. Isointroito. Il livello dei diversi scaglioni di pedaggio era, invero, troppo elevato ed ha implicato un esborso più salato ed ingiusto per gli utenti. Giusta e sacrosanta è stata, quindi, la riduzione dei pedaggi decisa dall’1 gennaio 2012 rispetto al 2011". "Tuttavia – conclude Iannuzzi – è necessario ora verificare se tale riduzione abbia azzerato per intero i maggiori incassi conseguiti dalla SAM nel 2011 o se si debbano invece introdurre nuove riduzioni per rispettare la convenzione". 

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