Il TAR Campania di Napoli (sez. IV) dà definitivamente ragione all’IPSAR "Marco PITTONI" di Pagani, difeso dagli avv.ti Alfonso e Luigi Vuolo, nel contenzioso promosso contro la Provincia di Salerno e la Regione Campania, che avevano disposto l’accorpamento della sede distaccata di Angri al locale Istituto Tecnico nell’ambito della riorganizzazione delle rete scolastica regionale. La corposa sentenza di 27 pagine (n. 1518/2013), dapprima, ha sgombrato il campo da due eccezioni di carattere processuale opposte dalle difese degli Enti resistenti: a) la prima concernente l’inammissibilità del contenzioso sollevato dall’Istituto paganese per un supposto difetto di legittimazione attiva; b) la seconda incentrata sulla presunta nullità dei ricorsi, in quanto il Dirigente scolastico si era affidato ad avvocati del libero foro anziché all’Avvocatura dello Stato. Nel merito, poi, il Giudice ha ampiamente condiviso le ragioni fatte valere. In particolare, il TAR ha ritenuto che la sezione staccata dell’IPSAR Pittoni sia stata aggregata ad un istituto scolastico per il quale non si ravvisano profili di omogeneità: si è spezzata così la cd. "filiera formativa" con dispersione anche di risorse umane e strutturali, in quanto il disposto accorpamento non può rappresentare una unione di saperi e competenze congruenti. L’annullamento degli atti della Provincia di Salerno e della Regione è accompagnato dalla declaratoria che il Piano di dimensionamento scolastico, nella parte riguardante l’IPSAR paganese, per l’a.s. 2012/2013, rimane quello esistente prima dell’adozione delle illegittime delibere regionale e provinciale. La sentenza comporta un assoluto dietrofront per gli Istituti scolastici interessati, atteso che, a seguito della sospensione iniziale di luglio scorso da parte del TAR dei provvedimenti della Provincia, quest’ultima aveva reiterato la sua decisione (che la sentenza ha definitivamente annullato) consentendo nelle more il distacco.