La bozza del piano aziendale dell’Asl non risparmia sorprese. Novità rispetto alla definizione delle strutture complesse. Approvato l’atto conquista una posizione di rilievo la neonatologia/tin dell’Umberto I. passa, infatti, da struttura semplice a struttura complessa. Una conquista. Finora la terapia intensiva neonatale dipendeva dall’unità operativa complessa di pediatria. Quest’ultima scompare dall’atto aziendale, diventando probabilmente struttura semplice. Si invertono, quindi, i ruoli. Mantiene un posto predominante, invece, il reparto di ostetricia e ginecologia che resta struttura complessa, a cui fa riferimento una struttura semplice. Anche a Sarno la pediatria diventa struttura semplice dipartimentale. Solo a Vallo della Lucania viene istituita come struttura complessa. Il gioco dei numeri e delle cariche non sembra coinvolgere l’area cardiologia/utic nocerina che resta struttura complessa a cui afferiscono due strutture semplici con 36 posti letto e due dipartimentali con sette posti. La divisione diretta dal cardiologo Nicola Capuano assumerebbe, dunque, un ruolo predominante perché alla struttura complessa Cardiologia/Utic dell’ospedale di Vallo fanno riferimento solo una struttura semplice ed una dipartimentale. Nel Diano ci saranno però anche otto posti letto di chirurgia vascolare. Si risolve, infine, il dilemma sulla pneumologia nocerina. L’atto aziendale la sposta da Nocera a Scafati lasciandola struttura complessa con una semplice di riferimento e assegnandole 12 posti letto. In totale nell’Agro ci saranno 372 posti letto tra Nocera e Pagani – 304 ordinari e 68 per day hospital e day surgery – , 80 a Scafati – 40 saranno solo di medicina generale – e 160 a Sarno – 143 ordinari e 17 day hospital/day surgery. Tutto questo sarà valido Regione permettendo. L’ultima parola spetta a Palazzo Santa Lucia e sicuramente le pressioni non si faranno attendere. Per la fine dell’anno si capirà di quanto saranno stravolti questi calcoli.

Salvatore D’Angelo

 

 

 

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