La sottosezione di Nocera Inferiore dell’ANM (Associazione Nazionale Magistrati), presieduta dal Presidente della Seconda Sezione Civile, Ornella Crespi, ha organizzato per domani pomeriggio, alle ore 16.00, un confronto dibattito sullo scottante tema della riforma del sistema giudiziario ed in particolare con la modifica della distribuzione territoriale degli uffici giudiziari. L’incontro giunge al termine di una serie di riunioni che hanno visto, fianco a fianco, la magistratura e l’avvocatura nocerina valutare attentamente la stessa riforma, rilevandone in maniera precisa i punti di criticità per questo territorio. Interverranno, domani: Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia, Giuseppina Casella e Alessandro Pepe, componenti del CSM, Matteo Casale, Presidente della Corte di Appello di Salerno, Lucio Di Pietro, Procuratore Generale di Salerno, Catello Marano, Presidente del Tribunale di Nocera Inferiore, Gianfranco Izzo, Procuratore della Repubblica di Novera Inferiore, Massimo Palumbo, Presidente Giunta Distrettuale ANM Salerno, Antonio Fasolino, Presidente Camera Penale Nocera Inferiore, Giuseppe Cacciapuoti, segretario Anm sottosezione di Nocera Inferiore. L’Amministrazione Comunale della città capofila dell’Agro, dove insiste appunto il Tribunale di Nocera Inferiore, ospita nell’aula cosiliare e patrocina tale l’iniziativa, realizzata in collaborazione col Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nocera Inferiore e la Camera Penale. La problematica – alla base della protesta in corso su scala nazionale della classe forense che sta astenendosi dalle udienze (dall’8 al 16 luglio) – per il Circondario di Nocera Inferiore riguarda soprattutto l’accorpamento al Palazzo di Giustizia di Via Falcone delle due sezioni distaccate del Tribunale di Salerno (ovvero Mercato san Severino e Cava de’ Tirreni), senza che sia stato previsto alcun incremento del personale ad eccetto di un solo magistrato giudicante. “La protesta – sottolinea il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Nocera Inferiore, Aniello Cosimato – non è rivolta soltanto a tutelare le condizioni di svolgimento della nostra professione, ma soprattutto il cittadino, che è l’utente diretto del sistema-giustizia. Questo circondario passerà dall’includere una popolazione di circa trecentomila abitanti a quasi quatto centomila, con un aumento dei carichi di lavoro facilmente intuibile. Chi ha pensato, e sta attuando, la riforma non ha tenuto minimamente in conto lo osservazioni fatte in tutte le sedi istituzionali circa la necessità, indifferibile, di arrivare al prossimo 13 settembre, giorno di entrata in vigore della ridistribuzione degli uffici, con un opportuno aumento del personale – giudici e cancellieri – al fine di non innescare una inevitabile paralisi delle attività”. “La questione – dichiara il sindaco Manlio Torquato – investe tutti, anche le amministrazioni locali, sulle quale si scaricheranno considerevoli costi afferenti al sistema, basti pensare a quelli dell’Ufficio del Giudice di Pace. Per Nocera Inferiore, poi, il tutto è reso ancora più pesante dall’ormai vetusta legge che impone al Comune dove insiste il Tribunale di far fronte, anticipandola, ad una considerevole quota di spese di gestione dello stesso”. “Come rappresentante degli avvocati penalisti – sottolinea Andrea Vagito, segretario della Camera Penale Nocerina ed assessore della Giunta Torquato – non posso non rimarcare i rischi legati all’allungamento dei tempi dell’attività giudiziaria causato dall’aumento dei carichi di lavoro senza adeguato personale. Il tutto avrebbe ad impattare direttamente sull’aspetto della prescrizione dei reati, generando prevedibilmente un’aspettativa di impunità nell’Agro – e conseguente percezione di ridotta sicurezza da parte dei cittadini da scongiurare ad ogni costo. Spero che tutti i sindaci invitati partecipino all’incontro di domani”.