Nasce il comitato per la salvaguardia dell’agricoltura nell’agro sarnese nocerino. Valorizzazione delle produzioni tipiche, rilancio del comparto e la creazione di un osservatorio a tutela dell’agricoltura i primi obiettivi che si pone il neonato Comitato promosso dal docente di Economia agraria dell’Università di Salerno, Michele Cerrato, e dal ricercatore Cra Cat di Scafati, Francesco Raimo. L’obiettivo è di rilanciare il settore primario nell’area dove forte è stata, negli ultimi dieci anni, la perdita di aziende agricole. Secondo i dati illustrati dal Comitato, ad oggi le aziende sono passate (dal 2000 ad oggi) da 11.600 a 2543 con una perdita di superficie agricola in termini di ettari diminuita del 51,25%. I paesi maggiormente colpiti sono stati Castel San Giorgio con una diminuzione dell’88,65% e Roccapiemonte con l’88,17%. Solo Scafati ha subito una piccola diminuzione del 6,73%. Su 2543 conduttori agricoli circa 600 hanno oltre 60 anni di cui circa 300 più di 75. La dimensione aziendale è molto parcellizzata e al di sotto dei due ettari. “I dati – spiega il prof. Cerrato – sono un campanello d’allarme che non può rimanere inascoltato. Avanti di questo passo l’agricoltura nell’agro sarnese rischia addirittura di scomparire, a scapito delle eccellenze agroalimentari presenti sul territorio. Pomodoro San Marzano, cipollotto, finocchi e broccoli sono prodotti che hanno un mercato di nicchia di altissima qualità, un patrimonio che non va disperso. Senza dimenticare che le aziende agricole hanno un importante ruolo di salvaguardia del territorio”. Di qui la decisione di costituire un Comitato a salvaguardia dell’agricoltura che coinvolgerà l’Università di Salerno in progetti e ricerche e le istituzioni del territorio, nel tentativo di rilanciare il comparto con una strategia per la valorizzazione delle risorse agricole e delle filiere locali. Soddisfazione viene espressa dalla Coldiretti per l’iniziativa portata avanti dalla cattedra di Economia Agraria dell’Università di Salerno: “Coinvolgimento dei giovani e multifunzionalità, il progetto dovrà andare in questa direzione – per il presidente di Coldiretti Sarno, Michelangelo Corrado – i dati mostrano che l’agricoltura non è un fenomeno marginale, ma opportunità reale per molti disoccupati, immigrati, donne e giovani. Ovviamente i problemi non mancano, a cominciare dai prezzi bassi pagati alle imprese agricole per effetto dello strapotere contrattuale dei distributori, ma anche la concorrenza sleale che permette di spacciare come italiano prodotti che non lo sono. A tutto questo si aggiunge la presenza di molti operatori che imprenditori agricoli non sono e creano ulteriore distorsione al mercato”. All’iniziativa hanno aderito, tra gli altri, la Coldiretti Salerno, la Ugc Cisl, i giovani agricoltori Agia-Cia, la CIA e il Consorzio tutela Cipollotto nocerino.

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