Mentre da via Nizza arriva la comunicazione ufficiale che l’Asl con la delibera numero 600 ha adottato la versione definitiva dell’atto aziendale, i consiglieri Regionali del centrosinistra hanno diffidato diffidato il direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante «dall’adottare formalmente l’atto aziendale pubblicato il 27giugno scorso in dispregio delle disposizioni normative e delle prescrizioni del decreto commissariale18 del18 febbraio 2013». Nonostante ciò il direttore generale Squillante va avanti ed ha provveduto alla trasmissione dell’atto aziendale, per i successivi adempimenti, alla Regione Campania. Nel frattempo Squillante, con rammarico, parla di un bilancio che poteva essere attivo di 100mila euro, invece c’è un buco di 19 milioni di euro a causa della riduzione della rimessa regionale di 19 milioni di euro. Squillante fa notare che si stanno progressivamente riducendo i debiti verso i fornitori (di 163milioni di euro rispetto all’anno precedente).  Ma Squillante ammette che sono state tagliate anche delle prestazioni e subito chiarisce: «meno quantità ma migliori servizi». Tra le righe del bilancio consuntivo ci sono anche 21 milioni di investimenti: acquisto di beni per il polo oncologico di Pagani, le tre tac per gli ospedali di Nocera Inferiore, Pagani e Sapri. Le spese sostenute anche per l’ospedale Scarlato di Scafati. Segno meno sui ticket che diminuiscono di 1,8 milioni. La contrazione di tale spesa è dovuta all’aumento delle esenzioni pubbliche ma anche alla constatazione che «alcune prestazioni costano meno senza ticket». Nel bilancio anche quelle che Squillante chiama «economie inaccettabili» legate al blocco del turnover. La spesa per il personale nel 2011 sfiorava i 500 milioni, nel 2012 invece è arrivata a 479 milioni. Squillante giustifica la bocciatura della richiesta di 45 infermieri da parte della Regione: «Deve rispondere il governo centrale».

Nello Ferrigno 

 

 

 

 

Share.

Circa l'autore

Leave A Reply