Le società di Lega Pro vogliono giocare. La protesta dell’assocalciatori non è piaciuta ai vertici di moltissimi club di Prima e Seconda Divisione, società che hanno già fatto mercato, hanno già composto al 90% i gruppi a disposizione dei tecnici in base alle regole stabilite, tornare indietro sarebbe impossibile, e molti non vogliono tornare indietro visto che la regola cosiddetta degli under 25 garantisce, per chi la osserva, un bel gruzzoletto che di questi tempi è vitale per le casse societarie. La minaccia di sciopero dell’Aic appare, ora dopo ora, sempre più una decisione inopportuna, giunta tra l’altro fuori tempo. E allora venerdì sera il debutto del campionato di Lega Pro, previsto al San Francesco di Nocera Inferiore, dovrebbe esserci regolarmente. Nocerina e Perugia dovranno stare sul chi va là almeno fino a giovedì quando dovrebbe essere presa l’ultima decisione durante l’Assemblea di Lega. A mediare sulla questione il presidente della Figc Abete, nella nazione dei compromessi, degli accordi trovati in extremis, ma anche delle guerre di potere intestine: c’è da aspettarsi di tutto e il contrario di tutto. Il tecnico della Nocerina Fontana però non vuole farsi trovare impreparato. Sa che il match spot andato in scena con l’Avellino, può essere solo un punto di partenza. Con il Perugia sarà altra storia, con i grifoni che hanno cambiato manico, tornando a Camplone. E i molossi tra l’altro si presenteranno ancora incompleti all’appuntamento. La maglia numero nove non ha un titolare fisso, in mezzo qualcosina si potrebbe ancora fare, per la terza linea ci sono ancora parecchi dubbi. La situazione De Franco resta in stand by, negli ultimi giorni sono state effettuate dal diggì Pavarese soprattutto operazioni di contorno.

 

 

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