Allo storico Liceo Classico Gianbattista Vico di Nocera Inferiore l’anno scolastico non è ancora entrato nel vivo, ma già c’è qualche “capa fresca” decisa ad interrompere l’attività della scuola. Dopo gli incresciosi episodi dell’anno passato, l’altra mattina gli studenti che si stavano recando a lezione presso la sede centrale dell’istituto (Piazza Cianciullo) hanno avuto una brutta sorpresa: la scuola era inagibile a causa di un atto vandalico di matrice-creolina, e il dirigente scolastico, la prof.ssa Teresa di Caprio, era stata costretta ad adottare una misura drastica, come l’istituzione immediata dei doppi turni, da svolgersi presso la sede succursale di Via D’Alessandro. Ed infatti gli studenti della centrale avevano svolto ieri pomeriggio (dalle 15 alle 19) il turno pomeridiano, e probabilmente avrebbero dovuto continuare così per almeno altri due-tre giorni.
Ma naturalmente una cosa del genere non poteva star bene ai vandali, che vedevano così annullarsi gli effetti prodotti dalla loro “gloriosa” azione; pertanto hanno deciso di imbrattare di creolina anche la succursale, aumentando così anche il numero di studenti costretti a restare a casa.
A questo punto la preside non ha potuto far altro che tenere chiuse le due strutture, almeno per la giornata di oggi. Ma nuove misure potrebbero essere prese nelle prossime ore: pare che infatti alla sede centrale dell’istituto i bidelli, piuttosto che lavare via la creolina, stiano lasciando che si essicchi, gettandoci sopra della segatura. Per questo, sembra che già da domani le lezioni potranno riprendere per la sede centrale (indirizzo classico), mentre per la succursale (indirizzo linguistico) si dovrà attendere venerdì. La speranza è che l’odore tossico della sostanza versata non sia ancora troppo forte per evitare l’interruzione delle lezioni. La creolina è infatti una sostanza ad uso disinfettante, che si usa in particolare per la pulizia di scuderie e allevamenti. Quanto alla salute umana, la creolina è molto nociva: oltre alle lesioni oculari e all’irritazione della pelle, essa (se inalata allo stato puro) è molto dannosa per le cellule dell’organismo, provocando infiammazioni delle mucose, sanguinamento, ma anche nausea, giramenti di testa, fino alla perdita di sensi.
In ogni caso, se poi dovessero verificarsi nuovi atti vandalici, non è escluso che la scuola possa far svolgere le lezioni di pomeriggio utilizzando altre strutture scolastiche presenti sul territorio.
Per quanto riguarda l’identificazione dei responsabili, alle 23.45 della scorsa notte le telecamere dell’istituto sito a Piazza Cianciullo sono riuscite a riprendere i responsabili che compivano il gesto, ma c’è cautela circa la loro effettiva identificazione, perché le immagini non mostrerebbero con molta chiarezza i volti. Se dovessero essere effettivamente trovati i colpevoli, questi ultimi rischiano (oltre ad una pesante sanzione scolastica) anche l’imputazione penale per interruzione di pubblico servizio (art. 331 codice penale).
Intanto gli studenti del “Vico” hanno deciso di opporsi a quello che hanno definito un vero e proprio “ricatto” compiuto da chi non ha voglia di studiare nei confronti di chi vuole solo esercitare il proprio diritto allo studio, che comunque, anche nella scuola dell’obbligo del 2011, costa sacrifici.
I comitati studenteschi del “Vico” hanno diffuso ieri pomeriggio (a scuola e su Facebook) una nota in cui si legge a caratteri cubitali: “Questa scuola è una scelta, non un’imposizione. Noi non ci stiamo”. Ed ancora: “E’ inconcepibile ed offensivo che le nostre voci debbano essere messe a tacere da quello che ha il volto di un vero e proprio atto d’intimidazione. La scuola ha il compito di formare la nuova classe dirigente del Paese: non vogliamo ipotecare anche il nostro futuro allevando tronfi ed ignoranti reucci da quartiere che domani dovranno governare e rappresentare il nostro Paese. Già non rappresentano adesso gli studenti del Vico!”.
Quando si è appreso del secondo atto vandalico, su Facebook tutto il corpo studentesco del Vico è entrato in fermento, con studenti stupiti e sdegnati di quanto accaduto, che hanno compreso l’effettiva gravità di quanto accaduto. Gli alunni hanno voluto far capire e comprendere (anche a chi, come noi che scriviamo, è esterno alla scuola) che la stragrande maggioranza del corpo studentesco si oppone ad un atto moralmente degradante e pericoloso per la salute, oltre che illegale.