L’istituto di Istruzione Superiore Matteo Della Corte di Cava de’Tirreni si prepara a festeggiare il cinquantennale dalal fondazione della scuola. I festeggiamenti, alla presenza del Sindaco Marco Galdi, dell’assessore provinciale Pianificazione ed Edilizia Scolastica Nunzio Carpentieri, dell’on. Giovanni Baldi e delle principali autorità civili e religiose, si svolgerà nell’auditorium della scuola il prossimo 23 maggio, alle ore 10.00. L’Istituto scolastico nasce il 1° otobre 1962 come sezione staccata dell’ITC "Genovesi" di Salerno ed ha sede a Palazzo Della Corte lungo  Corso Umberto I°. Vengono formate quattro classi (due prime e due seconde) sotto la presidenza Santoro.

Successivamente ebbe sede nel Monastero delle Clarisse e presso la sede del vecchio Municipio. Impulso alla scuola venne dato dal Sindaco Eugenio Abbro cui si deve l’istituzione di numerose scuola cittadine. A seguito dell’incremento della popolazione scolastica l’Istituto fu spostato in periferia in un Istituto ottocentesco fatto costruire dal vescovo mons. Silvestro Granito quale "Ritiro delle pentite". Nel 1967 si ebbe il trasferimento nell’attuale edificio, con il Preside Plazza e madrina fu la Nobildonna  Amalia Paolillo Coppola, presenti tutti i docenti e cinquecento alunni. Nel 1980 l’Istituto subì notevoli danni per il terremoto. Nel 1984 ebbe la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini e fu scoperta una lapide in memoria di Simonetta Lamberti. I presidi che si sono succeduti fino ad oggi sono stati sedici, sino all’attuale Sabato Petrone. L’Istituto è nato quale tecnico commerciale e per geometri, quest’ultimo indirizzo fu poi separato nell’anno scolastico 1989/90. Nel 1981/82 fu costituita una sezione staccata a S. Marzano sul Sarno per Geometra.  L’Istituto è intitolato a Matteo Della Corte, archeologo insigne e un dei maggiori epigrafisti di graffiti che abbia avuto la scienza a cinquanta anni  dalla sua morte. Grande studioso degli scavi di Pompei, nel 1933 presentò interessanti rilevazioni sull’Imperatore Augusto e sul dramma della sua morte attraverso graffiti sui muri scoprì che l’Imperatore non morì a Nola come veniva fino ad allora creduto ma a Somma Vesuviano. Matteo Della Corte fu in gioventù Segretario del Beato Bartolo Longo.

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