Dopo le forti piogge dei giorni scorsi è tornata alla normalità la situazione nell’agro sarnese nocerino. Le situazioni più difficili si sono registrate nei comuni di San Marzano, Angri e Scafati. Oltre quaranta uomini del Consorzio di Bonifica Integrale comprensorio Sarno sono stati impiegati per far fronte all’emergenza maltempo e scongiurare esondazioni dei fiumi. “Nonostante la competenza degli assi fluviali non sia di competenza del Consorzio – sottolinea il presidente Vincenzo Orlando – di concerto con gli uffici del Genio Civile siamo intervenuti tempestivamente con uomini e mezzi per far fronte ad alcune criticità create dal forte maltempo. In particolare, ha rischiato di esondare l’alveo Comune nocerino per via di un ponte completamente ostruito da detriti, rifiuti e materiale di risulta. Insomma, una situazione complessa che rischiava di creare problemi sul territorio”. Nel dettaglio, il Consorzio di Bonifica Comprensorio Sarno è intervenuto in località Fosso Bagni, alla confluenza del Rio Sguazzatoio, dove materiali abusivamente scaricati nel fiume ostacolavano il libero deflusso delle acque. Allagamenti si sono registrati anche in località via Longola tra Angri e Scafati. L’intervento più consistente ha riguardatol’alveo Comune nocerino, all’altezza di via Berlinguer a San Marzano sul Sarno, e all’attraversamento di via Marconi, quasi a ridosso della confluenza col fiume Sarno: anche qui gli uomini del Consorzio sono stati costretti a liberare un ponte completamente ostruito dai rifiuti. Problemi anche nel comune di Scafati dove interventi ci sono stati alle paratoie per agevolare il deflusso delle acque. Al Consorzio di Bonifica sono arrivati, questa mattina, i ringraziamenti per l’ottimo lavoro svolto dai sindaci di San Marzano sul Sarno e Scafati, che hanno sottolineato la proficua collaborazione tra gli uffici comunali e l’Ente di bonifica. Un plauso all’operato degli uomini del Consorzio è arrivato anche dal presidente del Consiglio di Sarno, Ignazio Ingenito. “Abbiamo predisposto tutti gli interventi possibili – sottolinea Orlando – per tamponare una situazione complicata e limitare, senza sosta, i danni provocati dalla tracimazione di alcuni canali. L’auspicio è di arrivare, di concerto con la Regione e gli Enti locali, ad un piano di prevenzione che scongiuri allagamenti, realizzando un necessario coordinamento fra gli enti per individuare le cause che determinano straripamenti in determinati punti sensibili del territorio. Occorre, insomma, governare il territorio per prevenire i rischi da dissesto idrogeologico. Solo così si potranno evitare allagamenti di terreni agricoli o di sedi stradali, con i rischi e i costi che ciò comporta”.
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