Questa mattina, a Fisciano (SA), i militari dell’aliquota operativa del NORM  della Compagnia di Mercato San Severino (SA), hanno rintracciato e tratto in arresto N.C. tossicodipendente 25enne del luogo, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Salerno, per estorsione continuata, maltrattamenti in famiglia e violenza privata.  Il provvedimento è scaturito dalla piena concordanza dell’A.G. con le risultanze investigative acquisite a seguito della denuncia sporta dal padre ed dal fratello, che dopo aver subito per  lunghi periodi  sistematiche vessazioni fisiche e morali, hanno finalmente trovato il coraggio di denunciare quanto accaduto ai carabinieri.  Le investigazioni hanno permesso di acclarare, in breve tempo, che il giovane aggrediva e minacciava i congiunti, costringendoli a consegnargli piccole somme di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti, arrivando, in qualche caso, perfino a distruggere le suppellettili.  Il giovane è stato  associato presso la casa circondariale di Salerno a disposizione dell’A.G.

            Analogo provvedimento restrittivo per i reati di estorsione continuata, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e furto aggravato è  stato eseguito  dai carabinieri della Stazione di Mercato San Severino (SA)  nei confronti di N.G., tossicodipendente 26enne del luogo, già detenuto presso il carcere di Salerno perché tratto recentemente in arresto dagli stessi militari per furto con strappo.

           Anche in questo caso l’A.G. ha condiviso pienamente  le risultanze investigative raccolte a seguito della denuncia sporta dai disperati genitori conviventi, che, dopo aver subito per lunghi periodi  sistematiche vessazioni fisiche e morali, hanno trovato il coraggio di denunciare quanto accaduto ai carabinieri.  Le indagini hanno dimostrato che il giovane aggrediva e minacciava di morte i genitori, costringendoli a consegnargli svariate somme di denaro (solitamente tra i 20 ed i 100 euro) per l’acquisto di sostanze stupefacenti, arrivando, in qualche caso, perfino a distruggere le suppellettili, a minacciare di dare fuoco alla casa, ad impugnare  un coltello a serramanico ed impossessarsi di oggetti di valore dalla casa paterna e di una zia. 

 

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