A quattro mesi dall’avvio della procedura della cosiddetta compartecipazione alle spese sociosanitarie prevista nel decreto 50/2012 della Regione Campania, il Coordinamento delle Associazioni di Categoria delle strutture sanitarie e socio-sanitarie accreditate o provvisoriamente accreditate con il SSR constata l’impossibilità da parte dei Comuni di corrispondere la quota a loro carico e di cedere il proprio credito agli Istituti bancari normalmente anticipatari. L’asfissia finanziaria che le nuove norme regionali hanno imposto ai Centri erogatori ha, infatti, pregiudicato in maniera irreversibile la continuità assistenziale, l’esigibilità dei LEA e i livelli occupazionali.
La richiesta di convocare quanto prima un tavolo politico, peraltro condivisa dalla Segreteria tecnica del Presidente della Regione Campania nell’incontro svoltosi lo scorso del 24 luglio, non ha avuto alcun riscontro, così come non hanno avuto seguito le azioni promosse dal Tavolo Tecnico sulla compartecipazione, attivato anch’essa sempre su richiesta dei Centri.
“Abbiamo chiesto un confronto politico al Presidente Caldoro – afferma Salvatore Parisi, Coordinatore Regionale Anffas, tra i promotori dell’iniziativa – poiché le azioni di risanamento proposte non solo sono dettate da considerazione meramente ragionieristiche, che niente hanno a che fare con una gestione lungimirante e oculata dei servizi, ma stanno penalizzando in maniera drammatica l’assistenza alle persone con disabilità e agli anziani. Peraltro le stesse azioni di risanamento sono in controtendenza con le raccomandazioni governative e della Conferenza Stato Regione. Il decreto sulla Spending Review, ad esempio, prevede un massimo di 3,7 posti letto per mille abitanti: in Campania i posti letto attivati negli ospedali sono circa il 2,5, ben al di sotto dello standard nazionale e con una carenza di oltre 1000 posti letto per la lungodegenza e la riabilitazione. Ogni giorno si annunciano licenziamenti e le Aziende Sanitarie Campane spendono circa 80 milioni all’anno “in surplus” di lavoro straordinario. Insomma, la misura ora è colma.
In virtù di tutto ciò, il Coordinamento ha inviato al Presidente Caldoro una lettera nella quale comunica che le Associazioni di categoria non parteciperanno all’incontro del Tavolo Tecnico sulla compartecipazione in programma il 4 ottobre e che è convocata un’
Assemblea generale delle strutture RSA / SOCIOSANITARIE e dei familiari
per giovedì 27 settembre 2012 alle ore 15,00
c/o Centro Congressi TIEMPO – Centro Direzionale Isola E/5 – Napoli
al fine di concordare le procedure per la sospensione dell’assistenza alle persone anziane e con disabilità a partire da lunedì 1 ottobre 2012.
“Rivolgo un appello accorato alle famiglie delle persone con disabilità – continua Parisi –affinchè partecipino all’Assemblea e tutti insieme far sentire alta la voce dell’indignazione”.
Il settore sociosanitario assiste oltre 2000 persone con disabilità e circa 2.600 anziani e i posti a rischio sono oltre 3000 su tutto il terriotrio regionale.
Il 27 a Roma si riunisce anche l’Anffas Nazionale che è pronta a consegnare le chiavi dei Centri al Presidente della Repubblica.