Napoli prepara l’assalto al Pescara. Sarà una manovra a tenaglia, le truppe azzurre si muoveranno contemporaneamente sul terreno di gioco e sugli spalti per accerchiare i biancoazzurri abruzzesi e portare a casa una vittoria che significherebbe, al 99 per cento, la qualificazione diretta ai gironi di Champions League. E’ difficile infatti immaginare che nelle quattro rimanenti giornate di campionato il Milan possa recuperare otto punti (i sette di distacco, più quello determinato dalla migliore differenza reti dei partenopei, a parità di punti realizzati negli scontri diretti). Ecco perché è ipotizzabile un vero e proprio assalto all’arma bianca in campo, nonostante le gravi assenze di Cavani e di Berhami squalificati, e sugli spalti dove un’intera curva sarà riservata ai sostenitori azzurri. Saranno dunque sei-settemila i tifosi del Napoli presenti sulle gradinate dello stadio Adriatico. Mazzarri continua a picchiare duro come un martello e lavora soprattutto sulla testa dei giocatori. Teme fenomeni di appagamento prima ancora che il traguardo sia raggiunto, diffida da tutte le avversarie, compreso il Pescara che in serie A ha ormai le ore contate, ma che ha una grandissima dignità e, come ha dimostrato domenica scorsa all’Olimpico contro la Roma, vuole vendere cara la pelle fino alla fine. Il tecnico azzurro ha il problema di dover sostituire i due squalificati. E non è un problema da poco. I cambi sono già pronti, con Inler che prenderà il posto del connazionale Berhami a centrocampo e con Lorenzo Insigne, l’eroe di domenica scorsa al San Paolo, che scenderà in campo in sostituzione di Cavani. Il problema che si pone, dunque, non è tanto nella decisione relativa ai cambi, quanto all’impostazione tattica della gara. Inler dovrà fare quello che solitamente fa Berhami davanti alla difesa, chiudendo i varchi e tamponando tutte le falle. L’ex udinese dovrà dedicarsi a questo compito, pur avendo caratteristiche atletiche e tecniche diverse da quelle di Berhami. Insigne, dal canto suo, sarà chiamato all’impegno più arduo, cioé sostituire il capocannoniere del campionato, Edinson Cavani. Per farlo dovrà ovviamente modificare il suo modo di giocare, trovando in campo una posizione diversa dal solito, cioé quella di prima punta, con Goran Pandev che cercherà in ogni modo di aiutarlo a puntare verso la rete. Si tratterà, dunque, di utilizzare schemi diversi, fondati più sulla velocità, l’agilità e la fantasia del ragazzo di Frattamaggiore che sulla potenza fisica del Matador. Insomma un Napoli diverso da quello solito ma non per questo meno pericoloso e meno determinato. Pescara è una tappa importante e potrebbe diventare il coronamento di un sogno, quello di tornare in Champions, che l’intera squadra e tutti i tifosi stanno vivendo dall’inizio della stagione da quando, cioé, la formazione di Mazzarri si è sistemata al secondo posto in classifica alle spalle della Juventus.

 

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