NAPOLI – Finisce con quarantamila in festa, in un san Paolo che sogna la Champions: al Napoli basta un tempo per liberarsi della ostilità di un Palermo inizialmente resistente, un rigore di Cavani e una incursione di Hamsik, su assist geniale di Pandev permettono l’allungo nell’attesa che le altre concorrenti a quel posto in Paradiso riescano a fare altrettanto. 2-0 in scioltezza, dopo un avvio proprio semplice: al Palermo vanno gli onori e una salvezza che può arrivare immediatamente, dagli altri campi.



Partita ricca di pathos, il Napoli se la prende in scioltezza, passata qualche apprensione in abbrivio, determinata dallo spumeggiante impatto siciliano. Poi, è l’allungo per starsene tranquillo. Si comincia con atteggiamenti tattici simili: Zuniga trova Pisano, Maggio è atteso da Bertolo; in mezzo Gargano-Barreto, Migliaccio governa il centro-destra dove Hamsik ci sta ma mica tanto, Inler è controllato a zona da Donati; Cavani e Pandev se la sbrigano contro tre uomini. Mazzarri lascia Aronica sulle tracce di Ilicic e Fernandez (o Cannavaro) su Hernandez e chiede ad Hamsik di pressare Donati, il resto lo decide il campo. La scelta del Palermo è chiara: andare all’uomo contro uomo in maniera speculare, giocarla con uno «specchio» che per poco, al quinto, Inler non manda in frantumi. Il sinistro in corsa, su iniziativa si Pandev, schizza all’incrocio dei pali di Viviano, che respira. Manco il tempo di riordinare le idee e stavolta è il san Paolo che resta senza fiato: la girata di Ilicic viene neutralizzata da De Sanctis d’istinto, poi il portiere fa il miracolo sul colpo di testa di Hernandez, un istante dopo. C’è da divertirsi, perché il Napoli vuole i tre punti per continuare a credere nella Champions e il Palermo non intende far la passerella. Premesse per lo spettacolo immediato e al 15′ Pandev trova il guizzo, cerca Cavani, trova Milanovic in chiusura che s’oppone con il corpo e con una mano: rigore che fa infuriare Mutti ed i suoi uomini ma non incide sulla serenità di Cavani, al ventitreesimo gol. Ma il raddoppio del Napoli è da applausi a scena aperta: fa tutto Pandev, che sente Hamsik (stavolta incursore sul lato opposto a quello di sua competenza), lo vede e lo manda in gol per un 2-0 che cancella le paure create da un Palermo credibile assai e pure autorevole nell’intrepretazione della gara. Lo slovacco, alla sua nona rete stagionale, si conferma autentica bestia nera del Palermo, al quale in cinque anni ha segnato per ben sei volte.



Mutti non ha fortuna, già non gli manca Miccoli (e pure Balzaretti) poi perde subito in avvio di ripresa Ilicic, uno dei più brillanti, e sceglie Mehmeti (preferendolo a Budan o a Vazquez), Pandev ha rabbia dentro e un talento che manda in estasi il san Paolo quando all’undicesimo trova il varco per Cavani, che schiaccia il destro e vanifica il contropiede. E’ un secondo tempo monocorde e Mutti prova a dare una scossa ai suoi, al quindicesimo, infilando Zahavi per Milanovic e lasciando scivolare Migliaccio al centro della linea a tre difensiva. Il Napoli si lascia guidare da un Inler mai visto e da un Hamsik incontrollabile e controlla, aspettando le contromosse di un’avversaria che non ne ha più, che ringrazia gli dei sul cross dello slovacco, non raccolto per un’unghia prima da Pandev e poi da Cannavaro, e che trova la rete (ma in fuorigioco) di Hernandez e un De Sanctis sveglio su Zahavi. A Mazzarri va benissimo così, fa uscire Pandev tra la standing ovation dello stadio, rimanda dentro Lavezzi per fargli accumulare minutaggio, si gode un contropiede fulminante Lavezzi-Cavani (33′) frenato con i piedi da Viviano e lascia che i suoi si rimettano al responso del mercoledì sera: ora tocca all’Inter, all’Udinese e alla Lazio rispondere. La corsa Champions è vibrante e promette emozioni sino all’ultimo secondo della trentottesima.

 

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