Il Napoli è rabberciato, rattoppato, stanco e pieno di cerotti. Si presenta in queste condizioni domani sera, alla vigilia di Pasqua, all’Olimpico di Torino per affrontare i granata di Ventura. E non sarà una passeggiata. Mazzarri è di pessimo umore e come dargli torto? Non tutti i nazionali in giro per il mondo hanno ritrovato la via di casa, alcuni gli sono tornati indietro infortunati, altri hanno la testa che gira per il cambio di fuso orario e la stanchezza. Il tecnico partenopeo sintetizza il momento con una frase che la dice lunga sulle sue sensazioni ed i suoi timori. "A Torino – dice – ci vuole una grande partita". Mazzarri, ovviamente, non ha per niente gradito la sosta ed è pieno di problemi. Cavani, tanto per cominciare. L’uruguaiano è ancora in viaggio. "Lo vedrò a Torino – commenta il tecnico con un velo di amarezza nella voce – E’ in volo, in giro per il mondo". E’ ovvio che il Matador giocherà, anche perché bisognerebbe incatenarlo per impedirglielo, ma è altrettanto evidente che le sue condizioni non potranno essere le migliori. La formazione è in questo momento in alto mare. "Al momento – spiega Mazzarri – devo valutare molte cose perché tra rientri ed infortuni è tutta una variabile. Di certo non ci saranno De Sanctis e Campagnaro e devo valutare le condizioni di Behrami. In difesa giocheranno Gamberini, Cannavaro e Britos che danno garanzie. Il resto lo deciderò domani". Il problema dei problemi è poi cercare di capire le condizioni di quelli che tecnicamente sono in grado di giocare ma che sono reduci dalla grande strapazzata infrasettimanale. "Certamente – rileva Mazzarri – devo dire che sono molto preoccupato della situazione generale della rosa perché ho tanti uomini che sono rientrati da poche ore ed altri che avrò solo tra oggi e domani. Non ho potuto preparare questa partita come avrei voluto. Pertanto ho chiesto ai ragazzi di fare quadrato e di attingere ad ogni risorsa mentale e fisica". I rimpianti per il tecnico sono tanti. "Io – osserva – posso riferirmi solo a ciò che ho visto con l’Atalanta. Vorrei che quella fosse la svolta. La squadra mi è piaciuta per spirito e per prestazione. Poi sono arrivate le convocazioni ed ho avuto mezza rosa in giro per il mondo. Ora devo valutare molte cose, parlerò con i ragazzi fino all’ultimo momento prima di andare in campo e cercheremo di mandare in campo gli uomini che stanno meglio". Il resto delle difficoltà le crea il Torino, un avversario difficile per tutti. "Uno dei più difficili in assoluto – precisa Mazzarri – soprattutto in questo momento. Hanno una rosa di qualità ed un allenatore che stimo e che ha sempre dato una identità precisa alle sue squadre. E poi i numeri parlano chiaro: stanno facendo un cammino spedito e sono lanciati. Ci vorrà una grande partita. La nostra mentalità è quella di cercare di vincere ogni partita. Anche stavolta sarà così anche per tenere alta la classifica. Sappiamo che il Toro sa fermare le fonti di gioco ed ha tante alternative tattiche. Noi dovremo essere bravi ad esprimerci su massimi livelli".