Nel ventre di Napoli il paradiso del falso: guanti, borse, giubbotti , ma soprattutto scarpe, con i marchi più noti e ricercati (Hogan, Tod’s e Converse) realizzati in piccoli e improvvisati laboratori ricavati, spesso, direttamente in private abitazioni. Per poi invadere il mercato parallelo. Da Napoli l’allarme dei vertici del settore calzaturiero.
Il polo del falso, è concentrato soprattutto nei quartieri napoletani della Sanità (guanti e borse) e San Pietro a Paterno (calzature a abbigliamento), mentre in provincia è racchiuso in una sorta di poligono irregolare i cui vertici sono Casoria, Arzano, Casandrino, Grumo Nevano; Casalnuovo (jenseria e giubbotteria). C’è poi l’importantissima appendice del Casertano, con Aversa (dove fino a trenta anni fa si realizzavano scarpe con i ritagli si scarto del pellame) e i Comuni vicini.
Michela Giordano