Uno scatto. Una fotografia con cui un gruppo di studenti dà voce al cuore di un’intera città. Nocera Inferiore saluta una grande professionista che porta in alto la fama di questa terra generosa dell’Agro andando a ricoprire un ruolo di prestigio. Il direttore dell’Usr, Luisa Franzese, ha conferito alla nocerina Teresa Staiano l’incarico di Dirigente Scolastico dell’istituto comprensivo “Luigi De Prisco” di Fontanarosa in provincia di Avellino. Un istituto che comprende ben quindici plessi dislocati in cinque comuni della media Irpinia: Fontanarosa, Taurasi, Paternopoli, Luogosano, S. Angelo all’Esca. E’ lì che Teresa Staiano è chiamata a profondere tutto il suo impegno e la sua professionalità. Tanto che l’impegno lavorativo – lo start è come per tutti il 1° settembre – si accompagnerà ad un trasferimento del domicilio nella verde Irpinia per poter vivere in pienezza la dimensione della comunità scolastica che le viene affidata.
Alunni ed ex alunni del glorioso liceo classico Vico, dove Teresa Staiano ha insegnato per diciassette anni con entusiasmo e passione, hanno salutare la loro prof con una manifestazione spontanea, densa di commozione e gratitudine, sulle scale storiche dell’istituto.
Al Vico Teresa Staiano lascia un pezzo del suo cuore. Nel Vico e in Nocera Inferiore Teresa Staiano lascia un segno profondo, per lo spessore umano e professionale, le la levatura culturale e per la profondità del suo essere donna.
Docente di eccelse qualità, fine educatrice, raffinata esperta di arti (teatro, musica, poesia), delicata musicista, deliziosa interprete canora, Teresa Staiano – sull’onda emozionale innescata dall’Associazione italiana Maestri Cattolici di Lucia Amendola, ha fatto alla sua città uno dei più grandi e preziosi doni: ha scritto l’Inno di Nocera. Ne ha diretto l’esecuzione la prima volta tra l’entusiasmo generale, ha bissato la serata – esattamente dieci anni dopo – quando l’Inno è stato ufficialmente depositato.
Teresa guadagna il prestigio che merita. E lascia un gran vuoto. Ma un vuoto che sa riempirsi di orgoglio. Fiera di lei Nocera che le ha dato i natali, fieri di lei i suoi studenti che mai perderanno l’impronta che da lei hanno ricevuto con amore, fieri di lei tutti coloro che nutrono per lei affetto sincero e che non possono che gioire della maritata crescita professionale.