Non potevano concludersi in maniera più degna le festività natalizie a Nocera Inferiore. Anche se la chiesa ricorda che sarà tempo di Natale fino a domenica 12, giornata del battesimo del Signore. Ieri sera l’oramai tradizionale Cavalcata dei Magi. Un intero borgo, quello antico del Vescovado, mobilitato per regalare un’emozione di fede alla città intera. Una folla di figuranti è partita dalla casa comunale poco dopo le 18,30. I Re Magi a cavallo, i paggetti al loro seguito, il popolo dei pastori e degli umili, gli angioletti. La folle dei fedeli. Un corteo che ha percorso alcune delle principali strade di Nocera Inferiore, tra due ali di gente, scortato da polizia locale e carabinieri, dalla Protezione Civile Noi con Voi e dall’associazione San Prisco, per arrivare alla grotta, allestita all’interno del cortile della Cattedrale di San Prisco e lì rievocare come, nella dodicesima notte dopo il Natale, il mondo si riempie – oggi come oltre duemila anni fa – di uno straordinario velo d’Amore con il quale Dio presenta il suo Figlio a tutti i popoli e a tutte le nazioni, iniziando dagli “esclusi”, dagli ultimi: i pastori. A sottolineare che la “Buona Notizia” è per tutti, sono i doni che i tre Re Magi offrono al Bambin Gesù: l’oro come regalità, perchè il regno di Dio si è manifestato; l’incenso che sottolinea che tutto il mondo rappresenti il popolo sacerdotale, non più dote di pochi; la mirra, il profumo della Sposa, simboleggia che la Terra, tutta, adesso è Sposa del Signore. Commossa ed entusiastica l’accoglienza al borgo del Vescovado, dove tutti si sono raccolti in preghiera con la guida di don Mimmo Cinque. Prima di spostarsi in cattedrale, per il bacio al piedino del Bambinello e il saluto al Patrono della città, San Prisco, con una sosta tango silenziosa quanto pregnante, davanti alla sua tomba all’interno del tempio.

Patrizia Sereno

 

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