Antonio Franza, consigliere comunale Principe Arechi Nocera Inferiore: <<la questione di Via Canale ormai rasenta il ridicolo>>.
Passano gli anni, cambiano gli amministratori ma la questione relativa all’ area di via Canale è tutt’altro che risolta. Anni durante i quali si è andati
avanti tra corsi e ricorsi che hanno visto, puntualmente, l’Ente locale soccombere ad ogni grado di giudizio. Troppi sono gli interrogativi sull’
operato delle diverse Amministrazioni che si sono succedute nel corso degli ultimi trent’anni. Perché, nonostante le ripetute sconfitte, si è preferito
continuare a far guerra ai proprietari? Cosa ha spinto gli amministratori del passato e, a quanto pare, dell’attuale amministrazione a cercare, dopo ogni
soccombenza, nuovi terreni di scontro piuttosto che proporre concrete e credibili soluzioni? Questi sono solo alcuni degli interrogativi posti dal
Consigliere comunale della lista Principe Arechi-Fratelli d’Italia, Antonio Franza. In merito alla questione di via Canale, ritengo che si debba una volta
e per sempre far chiarezza. Nonostante le ripetute sconfitte, purtroppo, ci si ostina ancora a non voler accettare la realtà (stabilita dagli organi
competenti e non certo dai proprietari). E’ ovvio, naturalmente, che gran parte delle responsabilità non siano imputabili all’attuale amministrazione ma è pur
vero che non si possa continuare ad andare avanti con lo stesso atteggiamento, ostile e, tra l’altro, economicamente svantaggioso per l’ente. Ritengo che si
dovrebbe intanto chiarire la posizione dell’ente in tutta la vicenda "via Canale". Comprendere quali siano state le strategie amministrative e politiche
che hanno ispirato le condotte processuali nei vari giudizi; sarebbe interessante chiarire per esempio la strategia difensiva dell’ente nella causa
risarcitoria che scaturì dagli annullamenti degli atti di requisizione (1980) ed esproprio (1984). Ancor più interessante sarebbe chiarire l’ammontare dei
costi sostenuti finora dall’ente per le spese legali con un elenco ove siano riportati tutti gli avvocati (chiamati a difendere l’ente) e le relative
parcelle pagate o ancora da pagare. Un consiglio comunale monotematico potrebbe, grazie anche all’intervento degli attuali legali dell’ente, aiutarci
a comprendere la spinosa quanto vergognosa questione legata all’area di via Canale.

Patrizia Sereno

 

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