Ora tocca al Consorzio di bonifica. Arbusti, canneti, sterpaglie: questo lo stato in cui versa il corso d’acqua nel tratto alle spalle del tribunale di Nocera Inferiore. E scatta una nuova mobilitazione dei residenti della Starza, area colpita per l’ennesima volta nel novembre del 2010 dall’esondazione del torrente Solofrana. Lo scorso anno hanno ottenuto dalla Regione Campania, grazie all’intermediazione della Provincia di Salerno, la messa in sicurezza di diversi punti di argine a rischio cedimento. Un passo importante, richiesto da anni ed anni dai residenti della zona. Un definitivo stato di sicurezza arriverà poi con l’esecuzione del “Progetto Grande Sarno” – come sottolineato in più occasioni anche dall’assessore regionale Edoardo Cosenza. Ora, però, i cittadini dell’area rurale di Nocera Inferiore chiedono che anche il Consorzio di bonifica faccia la sua parte. Reclamano l’immediata pulizia del letto del fiume. Nel dossier fotografico realizzato dai residenti appare chiaro lo stato in cui versa il Solofrana nel tratto alle spalle del tribunale. All’interno del corso d’acqua sono cresciuti addirittura degli alberi. Arbusti, erbacce, alti e robusti canneti, sterpaglie ostruiscono il regolare passaggio dell’acqua che, nelle giornate di forte pioggia, oltrepassa gli argini andando ad inondare i terreni circostanti. Così come accaduto più volte negli anni passati. “Eppure – tuonano i residenti della zona – noi paghiamo regolarmente le bollette al Consorzio di bonifica”. Ma, come testimoniato dalle foto, il servizio non viene regolarmente reso. Da qui l’appello lanciato dai residenti della Starza – costretti dopo l’alluvione del novembre 2010 a restare sei mesi in albergo – affinché vengano presi immediati provvedimenti. “Abbiamo lottato tanto dopo l’alluvione del 2010 per ottenere la messa in sicurezza dei punti di argine più disastrati e dopo una lunga battaglia siamo riusciti ad ottenere quanto chiesto – hanno dichiarato gli abitanti della zona – Regione e Provincia hanno accolto i nostri appelli ed hanno fatto la loro parte. Con il Progetto Grande Sarno ci sarà poi una sicurezza totale. Ora spetta al Consorzio di Bonifica fare quanto di sua competenza”.

 

 

 

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