C’è una "pietra dello scaldalo", rilanciata dalla rete, nel conto consuntivo che approda in aula lunedì mattina alle 10 a Nocera Inferiore. Si tratta dello spostamento tattico di residui attivi (14 milioni) dal conto del bilancio al conto del patrimonio. L’amministrazione ritiene di aver fatto di necessità virtù.  Dopo la riunione – giovedì sera – della commissione bilancio, le voci di dentro del Palazzo sostengono che Torquato e compagni vogliano, per dirla in soldoni, fare come se mettessero i soldi sotto la classica mattonella, anziché nel portafogli. Anche perché, altrimenti, si tratterebbe di mettere nel portafogli cambiali e non denaro sonante. La manovra immaginata consentirebbe di ripianare il disavanzo in un arco temporale di circa dieci anni. Il nocciolo della questione ruota intorno ai crediti. Quelli accertati ed esigibili. Ma che materialmente non sono nelle casse dell’ente. E non si sa quando (e se) alla meta arriveranno. In relazione alla normativa vigente, se quel tipo di crediti viene inserito – questa la tesi che sottenderà la relazione dell’assessore Mario Campitelli – nel conto di bilancio, richiede la costituzione di un fondo di accantonamento, con una svalutazione del valore dei crediti del 25 per cento. Percentuale che l’anno prossimo salirebbe al 50 per cento per i comuni che accedono ad un anticipo di liquidità (vale a dire uno scoperto") presso la Cassa Depositi e Prestiti. Mentre il trasferimento di quella voce dal conto di bilancio al conto del patrimonio non comporta la necessità dettata dalla legge di essere "sorretta" dall’accantonamento. Intanto, a lanciare l’allarme pre-disseto, attraverso il suo profilo facebook, era stato l’ex assessore Raffaele Napoletano. <<Il ?consiglio comunale – recita il post di qualche giorno fa – ?è convocato lunedì per ?discutere del rendiconto 2012 ?che, ?dopo oltre 20 anni, presenta un?disavanzo di amministrazione? di circa? 11 milioni di euro.?conseguenza naturale di una ?"decisione": stralciare, oltre ai residui attivi considerati inesigibili, anche il??100% dei residui attivi con anzianità superiore all’esercizio 2006 compreso, per complessivi ?17 milioni di euro>>. Una decisione, secondo Raffaele Napoletano? <<unicamente? al ricorso della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (pre?dissesto) che comporterà ?l’immediata sospensione delle azioni esecutive, determinando una compressione dei diritti dei terzi creditori, ma – soprattutto -?una stangata incalcolabile? per i cittadini che si vedranno costretti a pagare il prezzo di? provvedimenti eccezionali, tanto pesanti, quanto impopolari>>.

Patrizia Sereno

 

 

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