Fotostoria di ordinario degrado in pieno centro cittadino. In pochi scatti fotografici ecco una storia di ordinaria mancanza di senso civico, vissuta della città di Nocera Inferiote poche ore prima del Ferragosto. Le fotografie sono state scattate dal collega Nello Ferrigno, cronista di vecchia data non immune da deformazione professionale!
Prima foto: Piazza Cianciullo. Vuote o pressocché tali le campane della differenziata. Cartoni ingombranti abbandonati quasi in mezzo alla strada. Potrebbe anche essere che dietro via sia un’oggettiva difficoltà nello smaltimento di materiale di quel tipo, ma liberarsi di quel rifiuto in maniera così indecorosa fa male tanto a chi osserva la scena quanto a chi denigra così la propria città. Violandone tra l’altro un angolo che dovrebbe essere presevato a tutelato non fosse altro che per il fatto che è quello su cui si affacciano due scuole: lo storico liceo classico Gianbattista Vico e la scuola Media De Lorenzo (succursale della Solimena di Via Nola).Un dato a latere. Per la cronaca va ricordato che l’ente è legato al Conai per lo smaltimento degli imballaggi. Gli operatori della Se.t.a. provvedono alla raccolta e il conferimento al Conai comporta un certo introito.
Basta spostare lo sguardo esattamente di fronte per ricevere un nuovo pungo nello stomaco. Divelto e reduce da evidenti segni di bruciature il contenitore destinato alla raccolta dei farmaci scaduti. Qui c’entra davvero poco la difficoltà o l’eventuale ritardo nello svuotamento. Se fosse stato lasciato intatto, non avrebbe dato fastidio a nessuno e, soprattutto, non avrebbe vomitato sul marciapiede il suo contenuto. A tutto danno dei pedoni. In particolare dei bambini o delle mamme con i passeggini.
In una ricognizione scientificamente critica della piazza attigua a quella degli eventi, il passaggio successivo è la fotografia – in primo piano – di un barattolo di pelati vuoto. Gettato – niente meno che – nelle preziose e massicce fioriere che corrono lungo un lato del liceo classico. Con tanto di adeguato contorno rappresentato da cartacce, pacchetti vuoti di sigarette, mozziconi. E chi più ne ha, più ne metta. A chiudere il tutt’altro che idilliaco quadro, l’erbaccia che si leva alta ed incolta – ricettacolo di rifiuti assortiti- proprio nell’aiuola laterale al Vico. Fascia che dall’angolo dell’ingresso principale porta al pesante cancello del cortile posteriore. Di lato al sottopasso ferroviario. Adeguata cornice per mura di cinta imbrattate di ogni tipo di scritte. Sotto le finestre di aule dove studia – nel nome del padre della teoria dei corsi e ricorsi storici – anche la futura classe dirigente della città di Nocera Inferiore.