IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che:

         la Commissione europea, con Decisione 11.09.2007, n. 4265, ha approvato la proposta di Programma Operativo Regionale FESR Campania 2007-2013, nel quale è ricompreso un elenco indicativo di Grandi Progetti da realizzare, nel rispetto delle procedure indicate nel Regolamento (CE) del Consiglio 11.07.2006, n.1083;

         con deliberazione del 9 novembre 2007, n.1921, la Giunta regionale ha preso atto dell’adozione del POR FESR Campania 2007-2013 e lo ha trasmesso al Consiglio regionale;

         il POR FESR 2007-2013 della Regione Campania individua, con l’Asse I – Sostenibilità ambientale ed attrattività culturale e turistica – interventi per la realizzazione dell’obiettivo specifico 1.b – Rischi Naturali – finalizzato a garantire un efficiente sistema di prevenzione e mitigazione dei rischi di origine naturale, attraverso la messa in sicurezza dei territori più esposti e la promozione della difesa del suolo;

         la Giunta Regionale della Campania con delibera n.119 del 20.03.2012 ha approvato lo schema di protocollo di intesa da sottoscriversi tra la Regione Campania, ARCADIS e l’Autorità di Bacino regionale per il fiume Sarno;

         la Giunta Regionale della Campania ha individuato l’ARCADIS, ente strumentale della Regione Campania, quale beneficiario del Grande Progetto Completamento della riqualificazione e recupero del fiume Sarno.

Considerato che:

1.      l’ARCADIS – Agenzia Regionale Campania Difesa del Suolo, nominata  quale soggetto beneficiario del Grande Progetto “Completamento della Riqualificazione e recupero del fiume Sarno” con DGRG n. 119 del 20/03/2012, in relazione allo stesso progetto ha inoltrato in data 02/07/2013, al Comune, la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ed il progetto definitivo per le opportune valutazioni e  osservazioni;

2.      il Comune ha inviato le proprie osservazioni alla VIA con nota n. 37930 del 28/08/2013, come previsto dalla vigente normativa, alla Regione Campania AGC05 Ecologia, Settore 02 Tutela Ambiente (Valutazione di Impatto Ambientale) ai sensi dell’art. 24, comma 4, del D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.;

3.      il Grande Progetto, di cui innanzi, prevede tra le varie opere sul territorio comunale, la realizzazione di un’area di laminazione delle piene in località Casarzano su una superficie di circa 16 ettari, che consentirà l’invaso di circa 640.000 mc e l’ampliamento dell’esistente bacino di laminazione in località Cicalesi, su un’ ulteriore superficie di circa 92.472 mq. che consentirà l’invaso di ulteriori 150.000 mc (rispetto agli attuali 160.000 mc).

 

Rilevato che tale progetto sta creando allarme nella nostra comunità ed ha aperto un    dibattito sulla reale utilità e giusta dimensione degli interventi, prevedendo opere che:

·        incidono in modo massivo sul territorio di questo Comune, causando un consumo consistente di suolo agricolo altamente produttivo e determinando uno sconvolgimento irreversibile di una fonte molto importante dell’unica potenzialità economica territoriale, l’agricoltura. Tra l’altro, ad oggi,molti proprietari non hanno ancora la consapevolezza degli espropri che subiranno e di cui, però, è già stata avviata la procedura con la determinazione degli indennizziriconosciuti;

·        potranno rappresentare una concentrata potenziale fonte di inquinamento delle aree interessate e delle falde acquifere, conseguente al ristagno ed assorbimento di metalli pesanti già presenti e riscontrati nei prelievi liquidi e solidi dei torrenti Solofrana e Cavaiola, in concentrazioni superiori ai limiti previsti dal D.Lgs 152/2006 e s.m.i.. Si evidenzia, nel merito, che la problematica degli scarichi inquinanti nei torrenti Solofrana e Cavaiola (vedi relativi dati e accertamenti ARPAC) persiste nonostante il lungo periodo di commissariamento del generale Iucci;

·                 se non accompagnate da una conseguente e pianificata gestione e manutenzione,rischiano di vanificare l’efficacia degli obiettivi che il progetto stesso si pone di risolvere. Si evidenzia, nel merito, che il Progetto difetta di un qualsivoglia piano di manutenzione, nè previsto né prospettato, e quindi ancora da definirsi.

RILEVATO che:

·          il Progetto di “COMPLETAMENTO DELLA RIQUALIFICAZIONE E RECUPERO DEL FIUME SARNO” altro non è che un progetto dove sono previsti esclusivamenteinterventi di ingegneria idraulica, volti a MITIGARE gli effetti del rischio idraulico sul territorio, e non prevede la bonifica dei versanti montani, una rifunzionalizzazione dell’intenso reticolo idrologico presente sul territorio comunale, la bonifica definitiva dei sedimenti dei torrenti Solofrana e Cavaiola, collegata ad una esaustiva e definitiva azione di repressione e controllo degli sversamenti inquinanti e alla manutenzione degli stessi;

·          il Progetto definitivo è privo della “CARTA DI RISCHIO RESIDUO” che è stata disciplinata dalla stessa Regione nel 2010. La redazione della Carta del Rischio Residuo consentirebbe, infatti, di capire materialmente le finalità reali del progetto ed il relativo valore di mitigazione del rischio nelle aree a valle degli interventi;

·          il Progetto è attualmente in fase di istruttoria di Valutazione d’Impatto Ambientale, la cui commissione regionale dovrà esprimere un parere, rispondendo alle numerose eccezioni promosse dai Comuni, dalle associazioni e dai privati cittadini.

D E L I B E R A

 DI IMPEGNARE il Sindaco e l’Amministrazione comunale a:

·        porre in essere ogni azione amministrativa atta a far la massima chiarezza sulle considerazioni espresse in premessa, valutando l’opportunità di chiedere un’audizione urgente all’Assessore Prof. Eduardo Cosenza e ai responsabili regionali e dell’ARCADIS che hanno elaborato il progetto;

·        informare costantemente e prontamente la cittadinanza in merito all’evolversi della questione e promuovere strumenti di partecipazione che consentano ai cittadini di continuare ad esprimere, con il supporto dell’Amministrazione comunale, le proprie proposte di miglioramento sulla realizzazione di tali opere;

·        porre in essere ogni iniziativa affinché il Bacino del fiume Sarno non sia solo oggetto di interventi atti alla MITIGAZIONE del rischio idraulico, ma sia interessato anche da interventi di bonifica e di riqualificazione fluviale nella sua accezione più ampia, e che tale bonifica ritorni ad essere considerata dal Governo come un obiettivo strategico di interesse nazionale, trattandosi di un territorio ad altissimo rischio ambientale.

 

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