Il segretario del PD di Nocera Inferiore, Salvatore Forte, interviene nel dibattito sull’ipotesi che il Comune metta in vendita propri beni immobili per fare "cassa". Ecco il suo comunicato ufficiale "Nel corso di queste ultime settimana si sta facendo avanti, con sempre più insistenza, la possibilità che il Comune di Nocera Inferiore sia costretto a dismettere parte del proprio patrimonio immobiliare per recuperare risorse finanziarie per far fronte alla difficile situazione economico-finanziaria.Quella che era una possibilità, alla quale pure si è fatto ricorso qualche anno addietro, sta diventando per il nostro Ente una necessità non più procrastinabile che, inevitabilmente, creerà delusione e amarezza tra la cittadinanza e, a mio avviso, metterà in secondo piano le cause, strutturali o meno, che hanno portato a ciò.Nel dibattito di queste settimane, infatti, non si fa che parlare di quali immobili sia più opportuno dismettere, ma non si fa alcun accenno a come lo si intenda fare, con quali strumenti e, sopratutto, con quale logica, con quale obiettivo.Voglio sperare che questa scelta, in parte condivisibile, serva ad affrontare la difficoltà finanziaria complessiva in maniera sistemica e non, esclusivamente, per “onorare” un creditore specifico (SeTa).Condivido in parte la scelta e non mi sfugge la necessità del ricorso a tale procedura ma mi aspetto che si sfruttino tutte le potenzialità date dalla normativa vigente in materia di dismissioni dei beni immobili comunali e che questa scelta possa davvero rappresentare una leva finanziaria utile a rilanciare l’Ente non solo dal punto di vista finanziario ma, sopratutto, dal punto di vista programmatorio.Auspico che tale scelta serva per saldare tutti creditori (innanzitutto le imprese) e per evitare di tagliare o di bloccare quei servizi essenziali (mensa scolastica, centri sociali e di aggregazioni, trasporto per disabili, etc) rivolti alla fasce deboli della nostra comunità.Diversamente da cosi si rischia di tamponare qualche emergenza, utilizzando uno procedura forse impropria, ma non di risolvere il problema in maniera strutturale.Mi rendo condo che chi fa politica non si può limitare solamente a commentare le scelte ma, se vuole essere credibile, deve, ai dubbi e alle eccezioni, far seguire proposte concrete e praticabili.
Da questo punto di vista, noi immaginiamo e, quindi, proponiamo di utilizzare una operazione più complessa e dalla potenzialità maggiori come quella della cartolarizzazione immobiliare evitando, per troppa fretta, di procedere alla semplice dismissione di qualche immobile.L’istituto della cartolarizzazione è una procedura, normata e già utilizzata da altri Comuni, attraverso la quale l’Ente cede tutti gli immobili tranne quelli che hanno una funzione istituzionale a una società veicolo (SPV) appositamente costituita ed avente ad oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare.
Questo garantirebbe al nostro Comune di avere accesso diretto al mercato dei capitali, di godere dei benefici fiscali riservati alla procedura, di avere una parziale ed immediata disponibilità di risorse e di avere un tempo maggiore per effettuare le opportune azioni di valorizzazione immobiliare ricorrendo, se del caso, anche a varianti agli strumenti urbanistici e cambi di destinazione."