Quando l’hanno portato via del commissariato ha borbottato qualcosa a proposito del clamore sollevato dal suo arreato. Manco fosse – ha detto – Peppe Setola, ha detto, alludendo al capo dell’ala più sanguinaria del clan dei Casalesi. A mettere a segno l’arresto di Giuseppe Giorgio, 39 anni, paganese residente in Via San Francesco, sono stati gli agenti di polizia del commissariato di Nocera Inferiore, di recente passato sotto la guida del vice questore Giuseppe Marziano. Giuseppe Giorgio è finito nelle rete degli inquirenti – il personale della squadra di Pg – dopo una serrata attività investigativa scatuita da una serie di episodi estorsivi ai danni dei commercianti di Nocera Inferiore. Episodi concentrati soprattutto nel mese di giugno. Giorgio è stato incastrato dai filmati di una telecamere a circuito chiuso. In più occasioni, armato di pistola, aveva costretto un commerciante di abbigliamento a consegnargli capi firmati di valore destinate a persone detenute in carcere. Al colmune dell’esasperazione, la vittima tra trovato il coraggio di denunciare. Si è rivolto, dunque, alla polizia. I filmanti delle telecamere interne ed esterne hanno consentito agli agenti di identificare il responsdabile degli episodi estorsivi. Elementi di prova inconfutabili che hanno fatto scattare la firma del Gip Paolo Valiante in calce all’ordinanza di custodio cautelare in carcere per Giuseppe Giorgio. L’uomo è accurato di diversi episodi criminosi, messi a segno nel tempo, con minaccia e violenza. E’ così che costringeva la vittima, M.S., a dargli quanto chiedeva. Giorgio deve rispondere anche di detenzione e porto in luogo pubblico di pistola semiautomatica. Le manette per Giuseppe Giorgio sono scattate all’alba di oggi. In casa sua trovati e sequestrati diversi capi di abbigliamento estorti. Ora la polizia sta raccogliendo denunzie e segnalazioni di episodi analoghi che potrebbero essere rinconducibili a Giorgio, per il quale – nel frattempo – si sono spalancate le porte del carcere di Fuorni
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