Contrabbando internazionale di petroli: anche due società, la Mexoil e la Mg, entrambe di Nocera Inferiore, tra i destinatari dell’avviso di conclusione indagine in merito all’inchiesta “macchia d’olio”, che ha portato già in carcere dieci persone tra le quali anche l’ex presidente della Nocerina, Giuseppe De Marinis. Stamane le notifiche da parte di oltre 50 finanzieri del comando provinciale di Napoli, insieme a colleghi di Lazio, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche e Piemonte, tutti coordinati dalla procura della Repubblica di Nocera Inferiore. Il sostituto delegato, Elena Guarino, ha voluto fortemente l’applicazione , ed è la seconda volta che la medesima procura la rispolvera dopo i fatti di Fosso Imperatore, del decreto legislativo 231 del 2001 che ha introdotto la responsabilità penale non solo degli amministratori ma anche delle medesime società. Proprio per questo motivo si è arrivati ad un provvedimento di sequestro per oltre dieci milioni di beni: due depositi di oli lubrificanti, sei automezzi, 190 rapporti bancari e tre terreni. L’operazione di oggi rappresenta il punto d’arrivo di un’articolata attività investigativa che si è protratta per oltre due anni che ha monitorato un sospetto flusso di prodotti petroliferi, 22,6 milioni di litri, di provenienza comunitaria (Slovenia, Spagna, Belgio, Romania, Francia e Ungheria) verso una serie di società acquirenti italiane, in totale evasione di imposta. Le società estere – la maggior parte fittizie – servivano per far credere che sui lubrificanti, l’imposta fosse già stata pagata. E per sviare possibili indagini, la stessa merce percorreva lunghi tragitti in Italia, senza mai riportare sul carico la vera destinazione. Almeno 20 i milioni di euro sottratti all’erario grazie a questo meccansmo truffaldino . Lo scorso mese di luglio, insieme ai 10 arrestati, erano giaà stati sequestrati cinque depositi, 38 automezzi, una imbarcazione da diporto e quote societarie per un valore di 50 milioni. Nell’associazione a delinquere contestata dai magistrati, Giuseppe De Marinis aveva un ruolo predominante, visto che al centro dei traffici c’erano due sue società, la «Mexoil» e «M&G» , concessionaria per l’Italia del marchio americano Gulf.

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