Mascherine, calzari, igienizzazione delle sale operatorie, approccio con pazienti e familiari. L’Umberto I di Nocera Inferiore al centro di una ricerca che coinvolge nove ospedali della Campania.

I professionisti di una società esterna, affiancati da alcuni esperti dell’Università, stanno studiando i comportamenti di medici e paramedici impegnati nei blocchi chirurgici.

Al vaglio dei tecnici tutto quanto attiene la vita nelle sale operatorie: dalla preparazione dei pazienti al trattamento e il ricovero in reparto.

Gli esperti stanno monitorando i comportamenti dei camici bianchi: se utilizzano i calzari, quali camici o scarpe. Sotto osservazione la sterilità degli ambienti, finanche i toni utilizzati nello scambio di informazioni tra colleghi o nei colloqui con i pazienti e i loro familiari.

Si cercherà di mettere in luce possibili disservizi organizzativi e correggerli.
Un percorso che non è di controllo, ma di formazione. Dall’analisi delle criticità alla loro soluzione. L’analisi interesserà anche i reparti collegati alle sale operatorie.

Alla fine, ha spiegato il direttore sanitario dell’Umberto I Alfonso Giordano, sarà redatta una relazione che dovrebbe contenere le indicazioni sui miglioramenti da apportare all’interno dell’ospedale, anche per meglio definire i protocolli utilizzati nell’assistenza sanitaria dei pazienti chirurgici.

Tra gli ospedali monitorati anche il Martiri del Villa Malta di Sarno e il Ruggi d’Aragona di Salerno.

Risolto, intanto, il disservizio alla linea telefonica che collega i reparti di viale San Francesco con le altre strutture sanitarie del comprensorio. Centralini in tilt in alcuni momenti della giornata di ieri. In alcuni casi i medici hanno utilizzato i cellulari personali per chiedere consulti o le guardie giurate, mandate in giro per la struttura come piccioni viaggiatori.

Sa. D’An. 

sala operatoria

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