Ci sono infermieri che sono costretti a lavorare 18 ore senza fermarsi. Magari restando in reparto due notti di seguito. Oppure costretti a svolgere mansioni non proprie come quelle di un operatore socio sanitario, figura professionale che scarseggia. E questo avviene anche quando gli infermieri sono soltanto due per turno. Il risultato è stanchezza e stress a cui gli operatori sono costretti a subire. E considerando le loro mansioni, operano cioè per la salute dei cittadini, una distrazione potrebbe essere fatale. E’ solo una parte dei disagi che nelle ultime ore si stanno vivendo all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Dopo la riduzione dei posti letto e l’accorpamento di alcuni reparti per la mancanza di personale i medici, anche loro sotto stress, sono costretti a ricoverare gli ammalati anche nei corridoi dei reparti sulle barelle. Questa mattina ce ne erano soltanto 5 nel corridoi di medicina. Nell’ultimo fine settimana c’è stato un enorme di accesso di ammalati al Pronto soccorso, una situazione abnorme che ha messo in ginocchio il reparto. La scorsa notte di turno vi erano 4 infermieri (dovrebbero essere sette a turno). “In queste condizioni – ha detto un medico – non è possibile lavorare. Si rischia di commettere degli errori che, alla fine, potrebbero pesare sugli ammalati”. E che qualcuno che sta anche immaginando di denunciare i vertici ospedalieri e dell’Asl Salerno in quanto tutte le direttive nazionali ed europee su turni di lavoro sono state violate. Soltanto nei giorni scorsi il sindaco Manlio Torquato ed il presidente della commissione consiliare sanità, Vincenzo Stile, avevano incontrato il commissario dell’Asl Salerno, Mario Iervolino, chiedendo quali strategie l’azienda intendeva adottare per risolvere i problemi dell’Umberto I. Un incontro definito da Torquato proficui nel corso del quale Iervolino avrebbe non solo fatto promesse ma anche atti concreti in particolare per il personale, vero problema dell’ospedale. E’ stata approvata, infatti, la graduatoria della mobilità che porterà ad assunzioni a tempo indeterminato di personale infermieristico e ausiliario, «ma sono state avviate pure le comunicazioni per avere trasferimenti a tempo determinato».

Ma bisognerà attendere ottobre o forse dicembre. L’estate, dunque, sarà un inferno.

Nello Ferrigno

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