Nell’ambito delle attività di controllo del territorio disposte dal Questore di Salerno al fine di contrastare e prevenire l’illegalità diffusa e lo sversamento abusivo di rifiuti, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nocera Inferiore in data 10 agosto ha proceduto al controllo di una cava dismessa denominata “ Cava S.Marina”  sita in Nocera Inferiore via Fiano s.n.c., zona sottoposta a vincolo idrogeologico per la presenza della sorgente “S.Marina” ove erano state segnalate attività sospette riconducibili a sversamenti di natura imprecisata oltre alla presenza di animali da pascolo in particolare ovini e caprini in un’area dove vige il divieto assoluto di pascolo. All’interno dell’area demaniale gli operanti hanno riscontrato la presenza di un gregge composto da circa 230 animali in prevalenza ovini che pascolavano liberamente e, inoltre, hanno rilevato la presenza di manufatti in cemento ove erano stati ricavati nr. 6 -7 grandi box per il ricovero degli animali, mangiatoie ed abbeveratoi alimentati da una condotta d’acqua. All’esterno della Cava gli operatori hanno rinvenuto una piccola discarica abusiva di rifiuti di varia natura, riconducibili a scarti di attività artigianali (pneumatici, vernici, scarti di officine meccaniche e carrozzerie). Successive verifiche hanno permesso di accertare che l’attività di allevamento ovini era già sottoposta a sequestro e ad  amministrazione e custodia giudiziaria in virtù di un provvedimento del Tribunale del Riesame di Salerno Sez. Misure di Prevenzione. Il proprietario degli animali, un pluripregiudicato originario di Sarno, è stato deferito in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di invasione di terreno di proprietà demaniale. In merito alla presenza di rifiuti nella zona sono in corso accertamenti al fine di identificare gli autori degli sversamenti ed stata interessata L’ARPAC e la Regione Campania per gli interventi di competenza a tutela della falda acquifera sottostante la cava.Roma, 7 mar. (Apcom) - Violenza sulla moglie e sulla figlia minore. Per questo un 36enne palermitano, con precedenti di polizia, è stato allontanato dalla casa familiare perche ritenuto responsabile di abuso di mezzi di correzione e maltrattamenti in famiglia. La decisione è stata presa dal Gip di Palermo, Silvana Saguto, su richiesta del Pm, Vella Ancora. Il provvedimento è stato eseguito dalla squadra mobile di Palermo.  	Le violenze duravano da anni, soprattutto nei confronti della figlia. L'uomo la insultava scagliandola addirittura in più di una circostanza  contro gli infissi, oltre che sulle scale di casa. Violenze anche sulla moglie, vittima a sua volta di ripetute pratiche vessatorie e di lesioni fisiche. 	L'episodio è emerso nei giorni scorsi quando la giovane madre ha accompagnato sua figlia 13enne all'ospedale per escoriazioni ed ecchimosi. Ai medici le due donne hanno fornito una versione di comodo del fortunoso incidente domestico. Immediata la segnalazione alla polizia che ha fatto scattare le indagini. Il clima di terrore e omertà in famiglia è stato finalmente rotto e la donna ha testimoniato denunciando le violenze domestiche. 	Proprio per rendere più efficace l'azione degli agenti impegnati anche in questo settore, nei prossimi giorni prenderanno il via dei corsi di perfezionamento tenuti dal dirigente della sezione della squadra mobile di Palermo. Si parlerà di prevenzione e repressione di violenze familiari e abusi su minori e donne, ma anche delle dinamiche psicologiche per fare in modo da sostenere le vittime degli abusi, anche alla luce della tipizzazione di nuovi reati nel settore, come lo "stalking".

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