Si trasforma in un incubo una serata spensierata al parco giochi. Shock nell’area verde di via Rea a Nocera Inferiore. nel tardo pomeriggio di ieri una bambina di cinque anni è stata morsa da un pony, che le ha staccato un dito. L’animale faceva bella mostra di se in uno stallo posizionato in un angolo della struttura comunale. Non è chiara la dinamica dell’episodio. Sembra che la piccolina, originaria di Nocera Inferiore, abbia avvicinato la mano al cavallo per accarezzarlo, ma l’animale ha reagito d’istinto azzannandole la manina. Recise prima e seconda falange dell’indice. Subito urla e panico. I genitori, sconvolti, hanno chiesto aiuto alle tante persone che a quell’ora affollavano il parco giochi. La giornata di festa aveva portato tanti a sceglierlo per passare qualche ora. Lo smarrimento di mamma e papà è stato tenuto sotto controllo da un’altra coppia che, con lucidità, ha aiutato i genitori della bambina ferita a riprendere fiato e a portare la piccina al vicino pronto soccorso dell’ospedale Umberto I. I medici percependo la complessità del caso si sono attivati per il trasporto d’urgenza al Santobono di Napoli, dove i medici della chirurgia pediatrica hanno provato a ricostruire il dito. In futuro però la bambina dovrà essere sottoposta ad alcuni trattamenti di ricostruzione con cellule staminali. L’animale era in un recinto insieme a delle capre. In principio sembrava fosse stata una di loro ad azzannare la piccola. Il morso è parso strano, in quanto i pony sono tradizionalmente docili e disponibili con i bambini. “Se fosse stato un cavallo – spiega il medico veterinario Marianna De Martino – sarebbe stato diverso”. Dunque si è trattato di un’azione dettata dalla fame? “Non penso – afferma la dottoressa – ritengo, invece, sia stata dettata dall’istinto. I pony, anche se docili, vanno sempre avvicinati con dolcezza”. Il veterinario, inoltre, analizza un altro aspetto non proprio secondario: “La reazione può essere scaturita anche dallo stress a cui sono sottoposti questi animali, costretti in spazi non idonei. Penso che questo abbia inciso maggiormente”. Al danno fisico, però, non dovrebbero essere collegate malattie: “Il morso di cavallo – conclude la dottoressa De Martino – può trasmettere la rabbia, ma solo se l’animale ne è affetto”. Va sottolineato che già quindici giorni fa lo stesso animale aveva reagito in maniera simile, senza però azzannare, alle carezze di un altro bambino. L’assessore delegato Ilario Capaldo sta seguendo da vicino la questione. Il Comune potrebbe anche decidere di chiudere il parco se non saranno adottati migliori presidi di sicurezza per la detenzione degli animali.

Salvatore D’Angelo

 

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