Il punto della situazione su alcune criticità ambientali del nostro territorio, arriva da Nocera Inferiore, dalla "Rete a difesa del territorio". Si inizia dal completamento della rete fognaria. Si legge: “Come già sappiamo da diversi mesi, dopo la firma del protocollo d’Intesa alla Regione avvenuta prima di pasqua, i fondi per il primo lotto completamento rete fognaria (diciamo centro città per Intenderci) sono stati stanziati: al momento sono 3 milioni di euro (e non più 3 milioni e 800mila come si era detto inizialmente). Probabilmente si chiederà, durante i lavori, qualche finanziamento in piu per apportare delle ulteriori modifiche a progetto sempre per il primo lotto 
La Gori (soggetto attuatore) ha finalmente ultimato il progetto esecutivo e tra l’altro è stato gia fatto visionare al Comune di Nocera, soggetto controllore. Il progetto verrà pero materialmente consegnato all’Amministrazione appena arriveranno materialmente i fondi alla Gori (dovrebbe essere questione di poco tempo) e quel punto si partirà con le fasi successive (gare di appalto per i lavori, etc). 
Diciamo che l’iter insomma prosegue. Come comitati avevamo pero’ invitato l’amministrazione, qualche mese fa, a chiedere alla Gori un progetto che prevedesse la separazione delle acque bianche dalle nere. Pare che la Gori abbia dichiarato che cio’ non si puo fare e che la rete sarà mista perchè oramai è cosi. Francamente non ci sono chiari i motivi per cui non si puo fare: questo sarebbe il momento di fare una rete fognaria fatta bene, per non ritrovarci di nuovo con problemi in caso di criticità (eccessive pioggie, etc). In altre città hanno avuti non pochi problemi con le reti miste”. Si arriva, poi, alla questione del completamento della rete fognaria nel resto della città: “Qui l’iter è piu lungo. I fondi (circa 14 milioni di euro) – dicono  – arriveranno dal Ministero. Pare che non ci siano problemi economici ( i fondi ci sono), ma le criticità sono più tecniche e di progettazione. Qui al momento il nodo cruciale è la GORI che da quello che abbiamo intuito è ancora ferma sulla progettazione: se manca progettazione, non arrivano i fondi. Tocca all’Amministrazione spingere con forza la Gori a muoversi sulla progettazione. Conosciamo la Gori, la sua inefficienza, i suoi tempi. Inoltre pensiamo che anche qui, la seprazione acque bianche da quelle nere sia fondamentale. Diciamo che in questa vicenda della rete fognaria, che per fortuna si sta avviando verso una soluizione dopo tanti e tanti anni, c’è l’incognita GORI…a volte ci chiediamo se davvero bisognava per forza scegliere questa società come società responsabile della progettazione, e chissa se nelle maglie delle leggi, non ci fosse stata una scappatoia. In fondo anche i tecnici del Comune potevano forse presentare un progetto altrettanto valido. 
Chiediamo per l’ennesima volta all’amministrazione, di consentire a comitati e cittadini di visionare i progetti per eventuali suggerimenti”W. Altro argomento, la cava di Montalbino: “la Beton cave, tra l’altro già condannata nel primo processo per aver causato una frana (!!), continua a scavare con la scusa del risananemnto ambinetale. Abbiamo letto le ultime autorizzazioni avute dalla Regione, a lavorare in quella cava per altri 8 anni!! Le motiviazioni sono davvero assurde e PARADOSSALI, a nostro avviso e andrebbero seriamente impugnate dall’Amministrazione. Si parla addirittura di autorizzazione avuta per la crisi edilizia!! Non capiamo: l’autorizzazione si è data per risanare una montagna o per scavare di piu causa crisi edilizia?? Una seconda motiviazione: causa blocco di 6 mesi dell’utilizzo di un ponte/cavalcavia di servizio (causa verifiche strutturali), i cavatori hanno ottenuto una autorizzazione per 8 anni!! Al massimo avrebbero dovuto avere una proroga per altri 6 mesi, non 8 anni.
Chiediamo all’amministrazione un IMPEGNO SERIO, POLITICO E LEGALE su questa cava: ricordiamo che si tratta di cavatori senza scrupoli, che hanno gia causato una frana. Ogni giorno vediamo quel buco nella montagna ALLARGARSI sempre di piu, e il rischio di una nuova tragedia annunciata c’è tutto. I LAVORI DI QUELLA CAVA VANNO FERMATI SUBITO, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. Chiediamo una discussione in consiglio comunale su questo fronte. Sicuramente come rete, insieme ai familiari delle vittime, chiameremo una assemblea pubblica sul tema”. Ed inoltre, alternativa alla statale 18 e mobilità: “Dopo un lungo tira e molla negli uffici provinciali, sembra di nuovo che l’assurdo progetto stile Genova (viadotto sopra le case) stia tornando di moda. Ci chiediamo come sia possibile ancora progettare in questo modo! Come associazioni si è proposto da tempo un progetto meno impattante, senza viadotti, con poco consumo di suolo: progetto che inizialmente era stato anche approvato dai vari enti, ma che purtroppo proprio un precedente assessore di Nocera aveva fatto saltare inspiegabilmente. Chiediamo all’amministrazione di Nocera di proporre in maniera decisa il progetto meno impattante. Siamo un territorio già martoriato da troppe infrastrutture assurde”. “Una idea di mobilità alternativa – spiegano – non può essere frutto di azioni estemporanee man mano che ci sono gli sforamenti degli inquinanti. L’Amministrazione anzichè continuare solo con conferenze di servizi tra sindaci, dovrebbe aprire un percorso partecipato (incontri, focus group, etc) con scuole, commercianti, associazioni, etc, come si sta facendo in altre città italiane, per produrre con un Piano Urbanistico di Mobilità partecipato e condiviso, e soprattutto ecologico, con una visione di RIDUZIONE AUTO IN CITTA’, unico antidoto per non morire avvelenati. No viadotti o infrastrutture, piu strade = piu traffico”. Infine edilizia scolastica: “Sembrerebbe che i soliti costruttori nocerini stiano per mettere le mani su altre zone della città. Si parla di palazzine nella zona fabbrica Galano a Casolla. Ma si hanno poche informazioni in merito. Ultimamente insomma, stiamo assistendo ad un nuovo sacco edilizio. Ma davvero c’è bisogno di tuttte queste nuove e belle case in città? Sicuramente i costruttori stanno sfruttando le deleterie leggi sul Piano casa dei vari governi, ma anche qui: ci vorrebbe una opposizione seria forte, e non timida. Perso un ricorso, se ne puo fare un altro”.
rete difesa del territorio

 

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