Con 25 mila euro, un cartellone di tutto rispetto e il supporto tecnico e dei servizi chiesto a Noceracconta, il Teatro Pubblico Campano assicura a Nocera Inferiore la possibilità di fruiore della sua stagione teatrale. La quinta dalla riconsegna del Diana. <<Noceracconta – spiega il suo deux ex machina, Elia Pirollo – ha dovuto fare un passo indietro nelle gestione artistica perché non reggeva più lo sforzo economico. Ci siamo, per la verità, esposti anche troppo per mantenere l’impegno con gli abbonati. Il Teatro Pubblico Campano, interpellato dall’amministrazione, è una garanzia, visto che, oltre ad essere una struttura che opera tra oltre trent’anni nel settore beneficia di contributi ministeriali e regionali idonei per affrontare anche per perdite>>. Poi spiega: <<La possibilità di perdite è legata sia all’esiguità del numero dei posti disponibili a Nocera che al fatto che il Diana è una struttura giovane con soli quattro anni di vita alle spalle>>. Perdite, aggiunge Elia Pirollo, che si potrebbero evitare solo con la <<realizzazione di quaranta giornate lavorative. Ovvero quelle con compagnie professionistiche di giro e regolarità contributiva>>. Non andrà, però, sprecato nulla della trentennale esperienza conquistata sul campo da Noceracconta che al Teatro Campano offrirà <<supporto tecnico e dei servizi>>. Non va dimenticato che <<noi siamo quelli di “Jazz in Parco”>>. E che <<io – sostiene Pirollo – ho curato le tre stagioni teatrale ’91, ’92 e ’93 sotto l’egida dell’Eti, l’ente teatrale italiano>>. Lo start della stagione teatrale a novembre con Lina Sastri. Ma il cartellone contemplerà anche Silvio Orlando, Luca De Filippo, Luigi De Filippo, Rocco Papaleo, e Biagio Izzo <<uno spettacolo che noi non ci saremmo mai potuti permettere visti i costi elevati >>. Gli spettacoli, con tutta probabilità, andranno in scena il giovedì. <<Esclusi lunedì, martedì e mercoledì – dice Pirollo – normalmente destinati ai centri davvero piccoli>>. Così come <<abbiamo dovuto rinunciare al doppio spettacolo a cavallo del fine settimana. Vuoi per il mancato supporto economico delle amministrazioni comunali, vuoi per la risposta non adeguata del pubblico. Complice la crisi>>. Il passo successivo sarà l’affidamento della gestione del Diana. <<Dobbiamo capire – sollecita Pirollo – se vogliamo che sia davvero il teatro municipale o lo vogliamo considerare una saletta qualsiasi>>.
Patrizia Sereno