Alla nuova Nocerina non fa difetto certo il coraggio, così come non le manca ardore e cuore. La squadra rossonera disegnata da Gaetano Fontana, tanto giovane quanto volenterosa, ha sofferto tantissimo contro il Perugia, i grifoni avrebbero potuto segnare tanti gol, ma ha tenuto botta. Un atteggiamento indomito, che è piaciuto ai tifosi, già proiettati sulle altre partite, perché adesso, dopo il debutto, c’è bisogno di conferme. Ma analizziamo, reparto per reparto, e a bocce ferme, la prestazione della nuova Nocerina. In difesa il portiere Gragnaniello se l’è cavata più che dignitosamente, anche si è visto sbucare praticamente dappertutto Eusepi e Fabinho. Romito e De Franco sono apparsi lenti, poco avvezzi ad avviare la manovra, insomma non ancora al meglio. E’ andato malissimo Crescenzi che nelle amichevoli e in Tim Cup con il Pordenone era stato tra i migliori. Lentissimo Rizza sulla sinistra, probabilmente ancora in ritardo di condizione. In mediana Palma ha qualità che però stavolta non fa rima con responsabilità, anche per la giovane età. Dovrebbe prendersi di più il pallone e costruire il gioco perché le doti tecniche sono innegabili. Remedi è un mediano di quantità, ma in appoggio è stato piuttosto approssimativo. Ficarotta ha retto un tempo, Lepore sulla sinistra è stato diligente e ha fornito l’assist a Evacuo e segnato il rigore. Proprio Evacuo è da rivedere, poche palle giocabili, non si può giudicarlo solo per l’inzuccata a due passi dalla porta. Malcore invece ha uno scatto eccellente, forse il suo ruolo è quello di tornante e non di seconda punta: a volte è sembrato più veloce del pallone stesso. Fontana, inutile dirlo, avrebbe bisogno di rinforzi. Ma il convento passa questo, almeno per quest’anno, anche se il mercato, è aperto fino a domani sera.
Giuseppe Della Morte