Vuoti gli spalti per via della squalifica. Vuota sul rettangolo verde una squadra che sembra aver smarrito anche quel pizzico di ardore che ne aveva contraddistinto l’inizio di stagione. Una domenica di silenzio al San Francesco, con il pubblico rossonero, punito per colpe non sue, che non c’era, così come non c’è mai stata in campo la Nocerina di Gaetano Fontana che, forse per la prima volta, viene bastonato da un atteggiamento di pochezza di tutti i suoi giocatori, evanescenti, fuori controllo, quasi cavalli a briglia sciolte che non sapevano dove correre. Una domenica brutta, in tutti i sensi per i molossi. Fuori dall’impianto solo poliziotti a presidiare i varchi di ingresso e il piazzale parcheggio, poi gli steward e giusto qualche curioso che era lì di passaggio più che per una scelta ben precisa. All’interno del San Francesco i dirigenti, la pattuglia di giornalisti, qualche parente di giocatori e i ragazzi non convocati da Fontana, praticamente una seconda squadra. E in tribuna anche Raffaele Novelli, già dato per vicinissimo alla panchina della Nocerina l’estate scorsa, che prende appunti, evidenziando con il pennarello rosso qualcosa che non sappiamo cosa. Ma può essere la sola presenza di Novelli un indizio per pensare ad un possibile cambio in panchina per la Nocerina? E, al di là dei risultati non positivi, le colpe di questo triste inizio di campionato sono da ricercare nella gestione del tecnico che, beninteso, si è ritrovato ad allenare un squadra costruita in fretta e furia, senza una logica ben precisa e senza avere mai trovato spazio tra i professionisti? Non ce la sentiamo di gettare la croce su Fontana, anche se l’allenatore ha la sua dose di responsabilità per le scelte, discutibili, operate nella partita persa malamente con il Catanzaro e in qualche altra occasione. E’ tutto da buttare? No, questo no. Qualche giovane bravo c’è, Palma e Hottor su tutti, il resto sono innesti effettuati per amicizie di amicizie, perché c’è la valorizzazione, perché c’è chi non aveva più nulla da perdere, perché molti ragazzi garantiscono minutaggio. E viene fuori il discorso che stiamo facendo da tempo? Non valeva la pena inserire, in un contesto di classifica senza rischi, quattro/cinque giovanotti fatti in casa? Bah. La domanda resta. La risposta non c’è. Del resto, è stata una domenica di silenzio.  

 

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