Non torno indietro. Non torno sulla decisione presa. Anzi, non posso. E sempre per gli stessi motivi addotti in conferenza stampa. Giovanni Citarella non cambia idea, lascerà la Nocerina, non la iscriverà al campionato, non avrebbe senso senza un progetto alle spalle e non presentando la fidejussione necessaria. Il patron ha detto stop, e forse è il caso di cominciare a preoccuparsi sul serio del futuro dei molossi perché non si può parlare di sensazioni o dare credito a frasi di marciapiede. La realtà è che Citarella, sentito anche questa mattina telefonicamente, ha confermato che non resterà neanche se dovesse arrivare una mano forte dai tifosi con il progetto “campagna abbonamenti anticipata” di questi giorni. Citarella ha anche tenuto a precisare che ieri è stato presente alla riunione di Lega per rispetto dell’istituzione e che non c’è stato nessun alterco con colleghi presidenti o rappresentanti di altre società. La situazione: ad oggi nessuno si è fatto avanti concretamente per rilevare la società, la mano tesa dai tifosi è per ora una manina, e tutte le voci sul progetto ridimensionato già organizzato dallo stesso patron sarebbe una bufala. Certo, Citarella avrebbe potuto fare diversamente, con un campionato di Prima Divisione, quello dell’anno prossimo, che non prevede rischi sportivi, infatti non si retrocede, e con la possibilità quindi di costruire una Nocerina in economia. Avrebbe potuto creare una fase cosiddetta cuscinetto, gestendo il momento dell’addio in modo diverso, meno traumatico, perché il rischio per Giovanni Citarella ora è quello di essere ricordato come il presidente della Serie B ma anche come quello del nuovofallimento della Nocerina Calcio.