Siamo sinceri. Nessuno ha creduto veramente alle parole di Giovanni Citarella. Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa venerdì mattina hanno fatto arrabbiare i tifosi, qualcuno ha addirittura pianto. Le motivazioni economiche che hanno spinto Citarella al passo indietro, non convincono i sostenitori rossoneri. “E’ un bluff”, “è una prova di forza per far capire che solo lui può fare calcio a Nocera”, oppure avrete sicuramente sentito in giro l’altra frase “sta provando a far uscire allo scoperto qualcuno”. E allora, diciamole le cose come stanno. Forse la famiglia Citarella ha davvero intenzione di defilarsi: ma perché farlo in vista di una stagione dove non ci sarebbero rischi sportivi e si potrebbero spendere pochi spiccioli per costruire una squadra, chissà, anche sbarazzina e competitiva? Eppure, l’uscita di Citarella, con la Nocerina lì pronta e disponibile praticamente a costo zero, potrebbe indurre qualcuno a farsi avanti, a rilevare il titolo sportivo e a far ripartire il club molosso. Chi? Beh, prenderemmo tutti i telespettatori in giro se non facessimo il nome della famiglia Gambardella. L’ex presidente, quello che ha sfiorato più volte i successi e ha dovuto invece ingoiare numerosi bocconi amari, dopo l’esperienza di Sorrento è stato accostato all’Avellino, ma per ora non se n’è fatto nulla. La Nocerina resta nel cuore suo, del fratello Renato e soprattutto del figlio Attilio, pedina fondamentale sotto l’aspetto marketing nell’azienda madre. Chi altro? Si potrebbero fare avanti alcuni imprenditori vogliosi di seguire la pista passionale, nel senso che da sempre sono accanto alle vicende rossonere anche se solo da sostenitori. Un gruppo che inizierebbe un percorso nuovo in vista dell’ingresso di qualche pezzo grosso. Terza ipotesi, ma molto meno percorribile, perché l’Italia non è la Spagna, l’azionariato popolare con i tifosi a reggere le sorti del club magari non in prima persona, ma dopo aver messo insieme una cifra consistente, lasciando il compito a professionisti del settore. Nessuna ipotesi può essere scartata. Ma quella più percorribile, non può che portare ad un Citarella bis, con budget ridimensionato, con programmi a vista, aspettando tempi migliori. Per ora il futuro della Nocerina resta comunque una grande incognita, ma sull’uscio non sembrerebbe esserci di sicuro quel fallimento di cui i tifosi più infuriati o meglio dire quelli più maligni avevano cominciato a parlare.
Giuseppe Della Morte