Il mercato, le scelte dell’allenatore, gli errori dei singoli, i movimenti difensivi che non funzionano più, la forza delle avversarie.

Cinque argomenti cinque da affrontare in questo periodo in cui è facile perdersi sull’autostrada della banalità: quando si perde i tifosi rossoneri si lasciano prendere dal panico, quando si vince sognano ad occhi aperti la Champions League. La Nocerina è sicuramente discontinua nei risultati, poco avvezza al pareggio in alcune occasioni, discorso che però è sicuramente più azzeccato per squadre tipo Juve Stabia e Albinoleffe, capace di battere la Sampdoria, impressionare con il Torino e perdere punti per strada con Modena, Gubbio ed Empoli, le tre formazioni che, di quelle incontrate finora, sono sembrate le più deboli. Discorso a parte il match con l’Ascoli, quando la Nocerina c’ha perso era in gran forma e aveva praticamente recuperato il gap della penalizzazione in classifica, pur non dimenticando che Negro il gol valido del pari l’aveva siglato.

Attualità: quali scorie avrà lasciato nello spogliatoio lo stop di Empoli? Difficile dirlo. Sicuramente Auteri dovrà trasformarsi in abile psicologo e Pastore pure. E qui torniamo ai cinque punti di cui prima. Il mercato è un flop, perchè tolti Farias, genietto innamorato del dribbling ma che raramente manda baci al tabellino dei marcatori, e Del Prete, cavallo interessante sulla fascia destra anche se i ripieghi all’indietro non sono il suo forte, tutti gli altri stanno deludendo, soprattutto Plasmati. Dei giovani presi nessuna traccia o quasi. Le scelte dell’allenatore dunque sono forzate, imperniate sullo zoccolo duro della scorsa stagione ed è per questo che la riflessione va fatta sui movimenti difensivi che non funzionano come l’anno scorso e questo va a inquadrato esclusivamente nella diversa e maggiore qualità dei giocatori avversari e quindi l’affacciarsi con una categoria diversa. La speranza è che l’abile Auteri trovi al più presto una soluzione, una toppa fino a gennaio, quando la nuova finestra di mercato potrà aiutare a coprirla, perchè errori come quello di Pomante ad Empoli non ricapitino più.

Giuseppe Della Morte

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