In merito alla vicenda della nomina del coordinatore del Piano di Zona S1, interviene il Sindaco di Angri Pasquale Mauri. “Apprendo di alcune critiche che mi vengono rivolte dal sindaco di San Marzano. Secondo il collega io dovrei dissuadere una dipendente del Comune di Angri dal presentare ricorso al TAR contro l’annullamento del bando pubblico cui aveva partecipato. Evidentemente Annunziata ha un’idea distorta della politica e della pubblica amministrazione. Se un qualsiasi professionista si sente leso nei suoi diritti può e deve ricorrere alla giustizia amministrativa. E in qualità di sindaco non posso e non voglio fare pressioni su una qualsiasi lavoratrice che intenda far valere le proprie legittime ragioni”. Ancora: “Nel merito della vicenda, io sono perfettamente d’accordo con la dipendente in questione. La decisione, inizialmente approvata all’unanimità dal Coordinamento, era quella di individuare il nuovo responsabile dell’Ufficio di Piano attraverso una selezione per titoli con criteri non discrezionali, che assicurasse trasparenza e imparzialità alla procedura. Il bando, una volta scaduti i termini di presentazione delle domande e visti i titoli dei partecipanti, è stato poi immotivatamente annullato, per procedere a un’individuazione completamente discrezionale. Una decisione improntata a vecchi sistemi da prima Repubblica, rispetto ai quali la gente è giustamente stanca. L’annullamento del bando e la successiva nomina politica è una decisione scellerata, legata ad accordi opachi che sicuramente non premiano il merito e la professionalità, a prescindere dal profilo della dottoressa Zampetti che nessuno discute. In questi giorni – conclude il primo cittadino di Angri – abbiamo anche ricevuto un esposto che getta ombre inquietanti sulla procedura e sui fatti che hanno portato all’individuazione del nuovo coordinatore. Su questo si esprimeranno le autorità competenti ma resta il fatto che la politica, in questa occasione, ne esce con un’immagine fortemente danneggiata. Ci sono famiglie e persone che aspettano risposte urgenti e improrogabili sui servizi socio-assistenziali, e nessuno può permettersi di eluderle per compiere miseri giochetti politici”.