Una nottata di fiamme e paura quella vissuta in Via Fontana a Pagani. Un incendio di devastanti proporzioni ha aggredito e semi-distrutto il capannone posteriore della ditta dei Fratelli Califano, specializzata nel trattamento di prodotti dell’ortofrutta. Tra le 23,30 e la mezzanotte si è scatenato l’inferno. Le lingue di fuoco sono state alimentate dal materiale altamente infiammabile: in particolare le pedane e le cassette di legno. Il rogo non ha risparmiato nulla: dalla celle frigorifero alle travi di sostegno del capannone. Arrivando a lambire finanche le abitazioni dei titolari, sovrastanti i locali di lavoro. Alla vista del fuoco tutti si sono attivati per cercare di fermare l’avanzata delle fiamme in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco. A loro il lavoro maggiore. A loro il compito di verificare – in sinergia con i carabinieri della tenenza di Pagani agli ordini del comandante Gianfranco Iannelli – se davvero si sia trattato di un episodio accidentale, scaturito da un presunto guasto alla cabina elettrica. Approssimativamente il danno dovrebbe superare il milione di euro. Tenendo conto che sono andati in fumo anche un camion e un’utilitaria. La parte antistante dell’attività commerciale è stata risparmiata grazie al perfetto funzionamento dell’efficiente sistema antincendio. A confermarlo è uno dei fratelli Califano. Come tutti, ma proprio tutti i componenti della famiglia, è impegnato nel cercare di ripristinare un minimo di normalità in una situazione di di normale non ha più nulla. In attesa – soprattutto – di sapere dagli inquirenti e dagli investigatori quale sia stata la reale origine del pauroso incendio. Quello che ha ridotto in cenere dieci anni di lavoro: tanto era occorso per rimettere insieme i cocci dell’azienda dopo il rogo – doloso – del 2002.

Patrizia Sereno

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