I Carabinieri  della compagnia di Eboli diretta dal capitano  Alessandro Cisternino hanno eseguito  un provvedimento restrittivo a carico di un cittadino di nazionalità marocchina A.D.Z. 27enne del posto  autore di una serie di gravissimi reati a danno della convivente di origini albanesi.

In particolare  i militari della Stazione di Santa Cecilia, comandata  dal Maresciallo Giuseppe Forcina, al termine di minuziose indagini  hanno  raccolto, a carico del predetto una serie di  gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di “sfruttamento della prostituzione, maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione, sottrazione di minore, lesioni personali e minacce.  L’uomo in più occasioni,  dopo aver costretto  la propria convivente a  prostituirsi sulla litoranea di Campolongo, ha posto in essere verso la stessa reiterati comportamenti violenti ed aggressivi finalizzati a farsi consegnare  i guadagni  conseguiti che poi impiegava per finanziare i suoi vizi, tra i quali  il consumo smodato di bevande alcoliche.  Inoltre, al rifiuto da parte della donna di continuare a subire aggressioni e vessazioni,  non ha esitato a picchiare il figlio minore intervenuto  in difesa della madre ed infine ad allontanarsi  con la figlia più piccola facendo perdere le proprie tracce per alcuni giorni.
La Procura di Salerno diretta dal Procuratore Franco Roberti,  concordando con le risultanze  investigative della Stazione di Santa Cecilia ha richiesto ed ottenuto dal Tribunale  di Salerno un provvedimento cautelare  nei confronti dell’uomo  disponendo  il suo accompagnamento presso il Carcere di Salerno.
 

 

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