Dopo l’inaugurazione della lungodegenza e la conclusione dei lavori prevista per fine maggio, partirà ufficialmente la riconversione del Mauro Scarlato secondo gli accordi siglati con il Sub Commissario Asl Salerno Sara Caropreso e il Commissario Maurizio Bortoletti, con l’apertura dei seguenti reparti: laboratorio di analisi, radiologia, emodialisi, medicina interna, lungodegenza, reumatologia, struttura complessa di broncopneumologia, riabilitazione cardio-respiratoria, riabilitazione neuro-motoria, terapia sub intensiva tespiratoria, terapia intensiva, ambulatori II livello di cardiologia, ortopedia, chirurgia, ginecologia e pediatria. Il consigliere regionale Monica Paolino, con una interrogazione a sua firma ha avanzato la “Richiesta di inserimento dell’ospedale Scarlato nella rete d’emergenza diretta al Presidente della Regione Campania e Commissario ad acta alla sanità Stefano Caldoro, al Sub Commissario ad acta Mario Morlacco e al Commissario Asl Salerno Maurizio Bortoletti”. “La battaglia intrapresa – si legge in una nota – ci ha consentito di andare oltre il decreto 49 e di creare un Polo di alta specialità riabilitativa respiratoria a Scafati, che trasformerà l’attuale nosocomio in un punto di riferimento regionale. Tutto questo, però, non basta. L’alta densità abitativa del comune di Scafati, superiore ai 55 mila abitanti e i flussi provenienti dai paesi limitrofi, oggi, con l’attuale organizzazione dell’emergenza, non riescono ad essere soddisfatti. Eppure, prima della chiusura, il Scarlato riusciva a soddisfare circa 1000 codici rossi e 7000 codici gialli, senza considerare i verdi e i bianchi. L’intensità di traffico veicolare che separa il presidio di Scafati dalle strutture di Nocera e Sarno, inoltre, comporta l’indirizzo dell’utenza verso i nosocomi del napoletano. Alla luce di queste enormi criticità è arrivato il momento di intraprendere un’altra importante battaglia, affinchè il Scarlato sia re-inserito nella rete d’emergenza, attraverso una rimodulazione del Piano che interessa l’Agro nocerino, tenendo conto del tipo di riconversione in atto per il presidio di Scafati. Questo, anche in considerazione del miglioramento dei conti relativi al Bilancio Asl. A questo punto del percorso di Riconversione del M.Scarlato siamo tutti convinti di andare avanti e di far rientrare quest’ultimo nella rete d’emergenza. La convocazione di consigli comunali monotematici, richiesta da alcuni comitati, rischierebbe, pertanto, solo di ribadire concetti già ampiamente condivisi, a meno che non si voglia solo strumentalizzare. Ogni decisione, ora, si gioca su altri livelli che competono al sub commissario Morlacco e al Ministero della Sanità, così come avvenuto anche per il decreto 49. Sarebbe, quindi, utile che la politica tutta, al di là delle ideologie e delle appartenenze si adoperasse a far comprendere le esigenze della nostra comunità a questi livelli istituzionali. In particolare è opportuno coinvolgere in questo ragionamento anche il Ministero della Sanità e delle Economie che oltre ad avere responsabilità dirette dovrebbe dare il proprio placet poi sulla eventuale modifica del decreto stesso”.