“Ed ora licenziateci tutti”. È stata questa la provocazione dei lavoratori del CNS presentatisi questa mattina presso la direzione sanitaria dell’ospedale Umberto I. Gli addetti alla pulizia e sanificazione chiedono la risoluzione delle loro vertenza, in sospeso da sette anni, altrimenti si dicono pronti a licenziarsi per protesta. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’assunzione in quota CSN di 10 persone, distribuite su tre plessi: ospedali di Nocera e Pagani ed ex direzione generale di via Ricco. I lavoratori, così come il sindacato, non sono contrari a nuove assunzioni, ma chiedono che vanga perfezionato il pregresso. Da anni, infatti, si chiede una riqualificazione oraria ed il riconoscimento delle mansioni di alto e medio rischio. Attività che vengono regolarmente svolte, anche se non riconosciute dal capitolato. Ha dichiarato Tonino De Michele della Fisascat Cisl: «Ci convocano in direzione generale per discutere di spending rewiew e poi il CNS assume nuovo personale. Non riusciamo a capire dove si vuole arrivare. Prima di illudere altri giovani, perché non si chiude una vertenza che va avanti da anni?».
Nei prossimi giorni ci sarà un’assemblea dei lavoratori per discutere di quali iniziative intraprendere. Non è escluso lo sciopero.
Salvatore D’Angelo