Pensateci bene. Il presidente della Paganese Raffaele Trapani non ha mai atteso così tanto per dare l’ok ad una operazione. Non agisce di impulso, ma di certo se fosse stato convinto della bontà della scelta Maurizi come allenatore, l’avrebbe già concretizzata. Quindi, c’è qualcosa che non va. C’è qualche tassello che il presidente degli azzurrostellati non vede al posto giusto. Concluso il ciclo di due anni con Gianluca Grassadonia, andato via lui e non certo cacciato dalla società, non si può sbagliare la pedina più importante per il prossimo anno: l’allenatore. Trapani vuole costruire una Paganese giovane, e la vuole costruire, come sempre, senza fare il passo più lungo della gamba, quindi nessuna follia, ma tanti buoni calciatori con cui affrontare l’anomalo prossimo torneo di Prima Divisione, senza retrocessioni ma con la consapevolezza che giungere noni in classifica significherebbe guadagnare un posto verso la Serie B. Non va sottovalutato questo dato, che ingolosisce chiunque, anche chi magari ha intenzione di costruire un gruppo nuovo, come è costretta a fare la Paganese. Torniamo all’allenatore. Maurizi era la prima scelta, forse lo è ancora, di sicuro le sue quotazioni sono in ribasso. Le parti devono venirsi incontro, altrimenti l’ingaggio del tecnico di Colleferro potrebbe clamorosamente sfumare. Nelle prossime ore ne sapremo di più.
Giuseppe Della Morte