Ora è il Comune a mettersi di traverso. O meglio, a non rilasciare le necessarie autorizzazioni che consentano l’apertura definitiva del polo oncologico di Pagani. almeno così sembra. Non si tratterebbe, comunque, di prese di posizioni, ma solo di adempimenti burocratici dovuti e che, come si sa, sono spesso caratterizzati da ataviche lentezze. Ad horas, comunque, dovrebbe sbloccarsi quest’ennesimo inghippo che separa l’area oncologica dall’operatività. È questione di ore insomma. Al massimo entro domani dovrebbe arrivare la firma. Le prescrizioni in materia di sicurezza, infatti, sono state tutte ottemperate e dalla direzione generale si preme perché tutto si compia, come annunciato, entro questa settimana. Anche per questo è cominciato il trasloco di alcuni materiali dal reparto di oncologia dell’Umberto I di Nocera Inferiore all’Andrea Tortora.  Ieri si è provveduto ad impacchettare le cose che non servono più in viale San Francesco. Mobilitati pure gli addetti alla sanificazione. Sarebbe stata incrementata di tre unità la formazione attualmente in servizio in via Olivella proprio per consentire le pulizie straordinarie. Dal punto di vista tecnico sanitario, dunque, tutto sembra filare liscio. È la burocrazia , ora, che deve fare il suo corso. Tutti sono protesi verso la data del 7 febbraio.  Non si vuole fare brutta figura, mancando a questo appuntamento. Le operazioni continuano ad essere frenetiche. Resta confermato il crono programma. Le prime cose ad essere portate da Nocera a Pagani saranno la suppellettile e i macchinari non essenziali. Poi toccherà ai degenti. Passeranno prima i ricoverati, mentre il day hospital cambierà sede nel week end. Entro lunedì 10 febbraio, dunque, tutto dovrebbe essere attivo su Pagani. questa la speranza dei vertici aziendali e degli utenti. Questa volta il traguardo è davvero vicino.

 Salvatore D’Angelo

 

 

 

 

 

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