“E’ sconcertante dover ascoltare un assessore alle Finanze che, nel tentativo di giustificare l’assurda ed illegittima decisione di ampliare la decorrenza del piano di riequilibrio finanziario da dieci a trenta anni, nega anche l’evidenza dei fatti codificati dalla recente delibera della Corte dei Conti n. 19 del 20.02.2018”, lo scrive in una nota Anna Rosa Sessa. Il consigliere comunale di Pagani aggiunge: “Quando si afferma, infatti, che la Corte dei Conti ha semplicemente “sollevato una questione di legittimità costituzionale di una norma di legge” e che lo avrebbe fatto “non in relazione al Comune di Pagani”, si mente (sapendo di mentire)al solo scopo di nascondere gravi irregolarità gestionali e accertate deficienze anche degli organi di controllo interno.
L’Assessore alle Finanze dimentica, infatti, che l’ampliamento dell’arco temporale di ripiano è stato effettuato “solo ed esclusivamente per procedere al ripiano di 4,4 MLN di debiti fuori bilancio (creati dall’Amministrazione Bottone e dalla triade Commissariale) accertati dalla Corte dei Conti nel 2017 e precedentemente nascosti nel Piano di Riequilibro”.
Rispetto a tanto la delibera 19/2018 (pag. 25) conferma quanto contestammo, derisi ed insultati, nella seduta consiliare del 16.04.2017 e poi del 30.05.2017, tanto da affermare testualmente che “ad avviso di questa Sezione, allo stato degli atti, appare evidente che la rimodulazione/riformulazione, almeno parzialmente (ossia con riguardo alla seconda componente di euro 4.407.423,87), è illegittima”.
Tanto significa che, a prescindere dal fatto che la questione di legittimità costituzionale sollevata è riferita solo a Pagani, il Comune deve ripianare 4,4 MLN di debiti in 7 anni e non in 27 come aveva stabilito e, quindi, prevedendo una rata annuale di ammortamento, che si aggiunge a quella già prevista dal Piano in esecuzione, di oltre 700.000,00 euro.
Su questo punto la Corte dei Conti è chiara e la disposta sospensione del giudizio, sul piano riformulato, obbliga OGGI l’Ente a procedere, con immediatezza, a ripianare 4,4 MLN di euro in 7 anni e quindi prevedendo 1,4 MLN di euro nell’anno 2018 al fine di recuperare la quota coscientemente non prevista nel 2017.
Ogni altro diverso comportamento è irregolare, illegittimo e provocherà “dissesto del Comune di Pagani” la cui responsabilità è addebitabile ad incapacità, inadeguatezza e improvvisazione di un Sindaco e di un’Amministrazione che sono stati capaci di arrecare solo danni alla nostra città”.