Prevenzione. E’ la parola d’ordine che dovrà essere tenuta sempre presente se si pensa a far decollare  il polo  oncologico  immaginato all’ospedale Andrea Tortora di Pagani. Il primo determinante passo è stato ovviamente il trasferimento della divisone di oncoematologia che ormai è entrata a regime con i suoi 27 posti letto. Ma non basta. Ancora tanto occorre fare perchè si possano definire i contorni di un centro oncologico di eccellenza che ricomprenda la cura e lo studio delle patologie oncologiche cosi’ come soprattutto la dedizione alla prevenzione. E se per l’affiancamento di un centro dedicato alla ricerca siamo ancora lontani, per la prevenzione e la cura si prevede una crescita potenziale solo se la amminsitrazione della asl ci crederà davvero. A breve dovrebbe essere trasferita al Tortora, l’unità operativa di gastroenterologia. Proprio ieri sono stati ultimati i sopralluoghi e la revisione delle apparecchiature esistenti, anche se non mancherebbero ancora ostruzionismi alla delocalizzazione a Pagani. C’è chi parla anche di una sorta di boicottaggio di alcuni medici dell’Umberto I avverso l’oncologia di Pagani. Dall’altra invece c’è chi continua a crederci fermamente perchè il lavoro consolidato negli anni si allinei perfettamente al ruolo del centro oncologico. Parliamo dell’unità complessa di dermatologia , diretta dal dott. DomenicoGiorgiano,unica della asl ed alla quale afferisce l’utenza di tutta la provincia ad eccezione del capoluogo ed ormai punto di riferimento oltre che per la cura di patologie dermatologiche , anche per le allergie e soprattutto per la prevenzione. 6 i posti letto ,sufficienti per la mole di lavoro ma ai quali dovrebbe essere affiancato un rafforzamento del personale medico e paramedico. Le liste di attesa potrebbero scoraggiare l’utenza.  

 

Aurora Torre

 

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