Ventuno esponenti del Pdl, la quasi totalità candidati al Parlamento, hanno chiesto, con un documento inviato ai vertici del partito, la conferma del commissario regionale Francesco Nitto Palma alla guida del Pdl campano anche dopo la fine del commissariamento. Il documento è indirizzato al leader del Pdl Silvio Berlusconi e al segretario Angelino Alfano, oltre che allo stesso Nitto Palma. E’ stato proprio Nitto Palma a rivelarne l’esistenza portandolo in conferenza, ma senza voler svelare i nomi dei firmatari per motivi – ha spiegato – di prudenza, e parlandone come di un elemento che ha contribuito alla sua nomina, resa nota ieri sera, a commissario regionale in Campan
ia. "Ho preso atto – ha detto Nitto Palma commentando la sua nomina – che sia Caldoro che Carfagna (favorevoli a un superamento dell’esperienza commissariale dopo le elezioni, ndr) hanno rivisto le loro dichiarazioni attribuendole a un malinteso con la stampa". Nitto Palma ha aggiunto di aver preso atto anche "di un documento inviato ieri e firmato da numerosi parlamentari che ravvisavano il bisogno della mia presenza a Napoli". "Ma ora – ha osservato – basta con le polemiche, sono stato zitto quando due persone contro 30 hanno chiesto le mie dimissioni; sto zitto anche adesso che c’é da fare una campagna elettorale e i candidati non devono essere danneggiati dalle polemiche". A Nitto Palma è stato chiesto se abbia ricevuto la telefonata del governatore Caldoro: "No, forse non ha avuto modo di contattarmi – la replica – perché impegnato nell’azione di buon governo della Regione. Ma con Stefano – ha concluso – non ci sono problemi". Nonostante la riservatezza di Nitto Palma, è stato possibile rilevare che il documento riporta la firma (non autografa) di Angelo Attaguille, Raffaele Calabrò, Pina Castiello, Bruno Cesario, Luigi Cesaro, Luigi Compagna, Luca D’Alessandro, Vincenzo D’Anna, Nunzia De Girolamo, Marcello Di Caterina, Giuseppe Esposito, Amedeo Laboccetta, Antonio Milo, Alessandra Mussolini, Mario Pepe, Giovanna Petrenga, Michele Pisacane, Paolo Russo, Carlo Sarro, Cosimo Sibilia, Riccardo Villari.
